Gli sherpa sono al lavoro, in queste poche ore che mancano, alla consultazioni del Quirinale. O i partiti si presenteranno con una maggioranza oppure sarà, il Presidente Mattarella, a proporre al Parlamento, per evitare lo scioglimento delle Camere, un governo tecnico, con un premier non politico, in grado di mettere al sicuro i conti dello Stato, interloquire con l’Unione europea prossima a necessarie riforme e tranquillizzare i mercati. E’ ovvio che, il Capo dello Stato avrebbe assolto a tutte le sue possibilità, se questo potenziale governo, riuscisse anche a varare, cosa difficilissima, una nuova legge elettorale. il compito del Capo dello Stato, oltremodo complicato, lo espone ad attacchi di ogni genere. Le avvisaglie sono già all’orizzonte il M5S che vede Grillo, nuovamente a ca po del Movimento, contro l’euro l’ Unione europea con la promozione di referendum destinati a creare altra confusione tra gli elettori. Grillo è arrivato alla conclusione che il Movimento non an drà al potere e quindi necessità indos sare l’elmetto per tornare a fare la guerra con argomenti precisi: se c’è comunità c’è anche condivisione del debito, degli investimenti e il livellamento delle due economiche esistenti nell’Unione: la ricca del Nord e la povera del Sud. L’Italia è nel Sud !. Altro argomento l’euro: moneta che vede scettici gli italiani per non parlare dei commissari Ue che bacchet tano, un giorno dopo l’altro, l’Italia con richieste che se non accolte, aprono infrazioni costosissime. Grillo e Di Maio, in netto calo di consensi, hanno già indossato l’elmetto pronti ad in vettive contro partiti e Quirinale. Grillo non ha altra strada se non quella della piazza, anche se non è più il tempo, visto che con il 32%, risultato certamente lusinghiero, non ha vinto le elezioni ma doveva trattare, con gli odiati partiti, per ottenere una maggioranza governativa. Ed invece oggi il M5S, se il lavoro degli sherpa, dovesse fallire dovrà subire, un governo tecnico, per un tempo im precisato.