Il Consiglio di Stato ha dato il via libera al Biotestamento, con una nota invita al ministro per la Salute, Grillo, che aveva chiesto chiarimenti e comportamenti su come organizzarsi. I magistrati hanno confermato che qualsiasi individuo, nelle sue piene facoltà mentali, può decidere per malattie già note o per altre che potrebbero sopraggiungere, quali trattamenti sanitari adottare nei suoi confronti. Il ministero per la Salute dovrà approntare, una banca dati nazionale, affinchè le informazioni possano essere note all’intero Paese e dovrà contenere il DAT, con l’indicazione del fiduciario o l’indirizzo dove, il sanitario del paziente, possa ri volgersi. Il re gistro nazionale è aperto a tutti coloro che sono iscritti al Servizio sanitario nazionale. Il ministero dovrà approntare un modello – tipo per facilitare il cittadino ad approntare il DAT . Questo documen to è fondamentale per il sanitario che svolgerà la sua attività, in funzione della volontà riportata del malato e non potrà discostarsi dalla volontà espressa. Al DAT potrà accedere, il medico fìduciario fin quando sarà in carica. Con questi chiarimenti ciascuno sarà libero, da subito, di stendere il suo Biotestamento e se, già ricoverato ma, nelle piene facoltà mentali, far sospendere anche tutte le cure, l’alimentazione e l’idratazio ne per accelerare la sua morte. Il fine vita è decisa dal cittadino, iscritto al Servizio sanitario nazionale, il quale non potrà chiedere l’eutanasia ma una forma molto simile se non uguale se si considera che può sceg liere la terapia del dolore. E’ prevedibile che ci saranno molti medici obiettori per una sola considerazione: sono preparati per salvare vite e non per farle finire.