Roma – I 68 ribelli del M5S:”La Chiesa paghi ICI e IMU”

69 parlamentari del M5S, sono sfuggiti al controllo del capo politico del M5S, Di Maio, ed hanno presentato un emendamento  con il quale si chiede di tassare la Chiesa, per i luoghi non di culto ma dove si esercitano commerci. L’iniziativa ha preso alla sprovvista, il ministro per gli Esteri in Umbria, per le campagna elettorale di domenica prossima. I pentastellati ribelli sostengono che con il denaro dovuto allo Stato, dalla Chiesa, si potrebbe fare di più con la Legge di Bilancio, e ricavare in buona parte i 5 miliardi che dovrebbero essere trovati, dalla guerra all’evasione, che non sempre ha dato gli esiti previsti. I 69  si sono mossi, chiaramente per dimostrare di esserci e di non accettare, a scatola chiusa, tutto quello che viene deciso fuori dal Parlamento. Il presidente della Cei, Bassetti, ha reagito negativamente, nonostante il Premier Conte ( ma guarda che caso ) era a Perugia per parlare proprio con il cardinale ) per discutere… di family act e alcune misure per sostenere la famiglia. La realtà è che, il gruppone dei 69, punta a dimostrare di volere una certa autonomia e ritiene che, se la Chiesa pagasse l’ICi non versata dal 2006 al 2011 oltre all’Imu, lo Stato incasserebbe una bella cifra, alla quale non può e non deve rinunciare. Una guerra interna al M5S che non può che preoccupare il Pd che, dopo aver raggiunto l’accordo per formare la coalizione di governo e dopo anche quella civica, per tentare di  eleggere il governatore in Umbria, vede nelle divisioni del Movimento, un grosso pericolo: quello di una frana della coalizione di governo che trascinerebbe il partito di Zingaretti nel baratro del nulla. Ad oggi si tratta solo di segnali seri, ma solo di segnali. In concreto, una buona parte degli stellati, non solo a Roma ma anche in ” periferia” non hanno digerito la coalizione con il Pd. Il motivo lo dicono in tanti:”… è stato tradito l’obiettivo della forza politica voluta da Beppe Grillo che non prevedeva questo tipo di ” melassa” da prima Repubblica, ma un repulisti generale”. Di Maio, ministro degli Esteri, si può difendere:” tutto approvato sulla piattaforma Rousseau”. Ma il malcontento serpeggia, oggi più di ieri, la maggior parte dei parlamentari sa che, con la riduzione dei seggi 400 alla Camera e 200 al Senato, per loro non ci sarà posto. Non è infatti un caso che c’è chi cerca agganci, con Italia Viva, che ha pochi giorni di vita, e cerca visibilità, oggi appannaggio esclusivo, viene affermato di “un solo uomo al comando”, Luigi Di Maio, ” consigliato” attentamente da Grillo e Casaleggio. Cosa accadrà nessuno può prevederlo certo è che i ribelli non mancano. Chiedere soldi alla Chiesa è sempre stato un errore storico. La Chiesa di Roma, riesce ad aiutare i tantissimi poveri in tutto il mondo e, Papa Francesco sta dimostrando, come è possibile cacciare chi sbaglia anche se consacrato.

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