Roma – I giudici “indecisi”per i direttori stranieri dei Musei. Gioco dell’Oca!

I giudici italiani mostrano, il lato più debole, del loro lavoro. Dopo numerosi giudizi, dei Tar e del Consiglio di Stato, era ormai noto a tutti, italiani e stranieri, che l’affidamento a direttori non nazionali dei nostri musei era stata una riforma vincente. Aumentati gli accessi ed incassi, i direttori vincitori di concorsi internazionali erano riusciti, in un arco di tempo estremamente breve, a predisporre uno sprint che nessuno si attendeva. Nel caso della Reggia di Caserta, il direttore fu accusato di lavorare troppo e di … pretendere troppo dai dipendenti ed inoltre, era riuscito a liberare alloggi a famiglie che abitavano negli edifici abusiva mente o con permessi scaduti e impossibili. Bene, il ministro Franceschini era riuscito, non solo a portare a termine un’operazione complicata: riformava un “circuito chiuso in se stesso” poco disponibile a cedere il passo ad innovazioni, ora sappiamo vincenti. Ma le cose andavano troppo bene per non essere rimesso tutto in discussione. L’occasione, per il Consiglio di Stato, è stata la vittoria di un direttore al Museo di Manto va, seguito da ricorso. I giudici avrebbero, per ovvie considerazioni, confermare quello che era stato sentenziato precedentemente ed invece… l’intera questione, dei direttori stranieri, sarà oggetto del plenum di tut ti i magistrati dei Consiglio di Stato. Incredibile, la nostra nazione era considerata la patria del diritto! Da plauso la breve dichiarazione del ministro Franceschini: ” F are le riforme in questo Paese è davvero impos sibile”. Aggiungere cosa? Dire che la casta dei giudici si autoaccusa e autoassolve? Dire che sono intoccabili niente di tutto questo. I magistrati hanno una funzione determinante per il vivere civile ed è un merito che va riconosciuto e rispettato. Ma dovrebbero evitare di rendere al Paese un pessimo servigio. Domandiamoci: cosa penseranno di noi, tutti i direttori già in servizio, che hanno operato benissimo. Cosa penseran no, i tanti turisti che hanno potuto visitare i Musei, anche durante le festività? Ecco, se i giudici ci avessero pensato un momento avrebbero evitato questa storia che sembra una terrificante retromarcia. La decisio ne finale? Perbacco sono giudici no? Non prima di un anno!

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