Roma – I partiti non hanno capito il sistema. Mattarella apre i “supplementari”

Il Presidente della Repubblica, Mattarella, ha spiegato alla stampa che occorrerà, un altro giro di consultazioni, per tentare di varare un governo che abbia la fiducia del Parlamento. Il Capo dello Stato ha precisato che con questo sistema elettorale, nessuna forza è in grado di governare da sola ma ha necessità di una coalizione che vari, un unico programma, come avveniva nella prima Re  pubblica. I veti incrociati, scanditi dal capo politico del M5S Di Maio, nei confronti di FI, o meglio di Berlusconi e nel Pd, che doveva fare a meno di Renzi, poi rimosso, ha creato una condizione molto difficile. Salvini ha confermato:” Senza FI non si va da nessuna parte. Nessuna discriminazione è possibile”. Lo avrebbe capito chiunque fa politica, ma non Di Maio, inebriato da quel 32% di voti che è stato un successo effimero, in ambito di una democrazia regolata, dal proporzionale. Passi indietro del M5S ? Sarebbero iniziati ma era molto meglio se si evitavano dichiarazioni al ven to. Durissimo l’intervento di Berlusconi, dopo aver parlato con il Presidente Mattarella:” Nessun dialogo con populisti e giustizialisti”. Era il minimo che potesse dire in risposta a Di Maio che ave va immaginato di dividere FI, portando dalla sua parte solo la Lega. Salvini è stato fermissimo, come era ovvio, nell’essere fedele alla coalizione, nel quale affonda le sue radici di partito da regiona le a nazionale e che gli consente di amministrare, Regioni importantissime e di conquistarne altre, unitamente ai Comuni. I partiti avranno a disposizione 5 – 6 giorni, concessi dal Capo dello Stato che si attende, proposte concrete, dalle forze politiche che devono cercare di convergere su un ” contratto” comune mettendo da parte le differenze. Il Pd, con Martina, ha confermato che faranno opposizione costruttiva e che il Pd non è più forza di governo. Palla a centro si va ai supplementari. Per evitare nuove elezioni, evocate solo dalla Lega, i partiti dovranno lavorare molto: Mattarella è stato chiaro: avrà l’incarico chi dimostrerà di avere i voti necessari, per un governo che abbia una maggioranza in Parlamento, nel pieno rispetto di quanto previsto dalla Costituzione. Questo esclude maggioranze da trovare in Parlamento, su singole leggi o provvedimenti, ed esclude anche chi ritiene di aver vinto ma senza avere i voti sufficienti per governare. Fare previsioni è impossi bile ma, già da questa sera, i ” pontieri” sono al lavoro per creare un clima diverso tra forze politiche disponibili: ad eliminare discriminazioni e capaci di comprendere che non ci sono scorciatoie o tradimenti. Il M5S ha tentato di dividere Forza Italia e Pd senza riuscirci ed anzi ha creato, in queste forze politiche, una maggiore coesione. La campagna elettorale non è terminata in 60 giorni si tornerà a votare per Regioni e Comuni importanti e nessuno vuole perdere un’altra volta.

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