Roma – Il caso Siri in Cdm? Salvini avverte:” le sentenze spettano ai tribunali”

Il caso Siri in Cdm ha determinato, un rigetto del Premier Conte, da parte dell’intero gruppo leghista. La posizione si sta facendo sempre più dura, ed è il vicepremier Salvini, a menare la danza con una dichiarazione che è un vero avvertimento:” Vado in Cda assolutamente tranquillo. Sto aggiornando la mia agenda su mafia e immigrazione. Dopo mercoledì, vengono… giovedì, venerdì e sabato e per me non è un problema, ma continuo a sostenere che in un Paese civile, i processi si fanno in tribunale e se uno è colpevole viene condannato da un giudice e, non da un giornale”. A  questa dichiarazione rilasciata, a Rai Agorà, si è aggiunta quella del sottosegretario Durigon, con deleghe al Lavoro e Politiche Sociali:” Noi siamo di più, però mi auguro che su questa vicenda, potremmo avere la compattezza che abbiamo sempre avuto”. Infine è intervenuto anche il ministro alla Giustizia Bonafede a RTP38:” La questione è chiara: nessuna colpevolezza da parte di nessuno.  Salvini ha fatto  riferimento che non “abbandona ” le persone in corsa . Ma Siri non finisce in mezzo alla strada ma va a a fare il senatore”.  ( Una dichiarazione più stonata sarebbe stata impossibile ). In realtà si tratta di un Cdm che si sostituisce ad  un tribunale e toglie dal governo un sottosegretario raggiunto da un avviso di garanzia. Dopo che ” l’arbitro” cioè  il Premier Conte che si era definito, avvocato del popolo, ha impresso alla vicenda Siri un’accelerazione inaspettata ma voluta, fortemente, dal vice ministro Di Maio. Non è una questione di poco conto il Premier Conte, con questa decisione, ha diviso il governo e lui, ha assunto una  decisione, che va al di là delle sue prerogative. Non so cosa accadrà nel Cdm: si andrà  alla conta? Terribile. I ministri leghisti usciranno dal Cdm? lasciano a decidere solo il Premier e i 5S? Ancora peggio. Ma c’è un’altra domanda da farsi: quale tipo di rapporti saranno possibili, dopo questa ” sentenza”, tra il gruppo del M5S e quello leghista? Certo,  Salvini, senza accaldarsi, ha fatto il conto dei giorni che vengono dopo il Cdm. A 20 giorni dalle amministrative e europee non dovrebbe accadere nulla di traumatico ma, dopo il 26 maggio, se le previsioni di voto, italiane ed europee, saranno confermate credo di aver compreso che: o rotoleranno alcune teste, oppure il  potere di alcuni sarà tanto ridimensionato da avvicinarsi allo zero.

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