Roma – Il Cd in Umbria fa paura. I leader di governo a Narni con Conte

Mobilitazione della maggioranza di governo in Umbria a Narni. Sul palco ci saranno Di Maio, Zingaretti, Speranza e se lo riterrà opportuno, Renzi. Non mancherà il Premier Conte, sempre meno arbitro e sempre più politico. Una mobilitazione – ha spiegato il capo politico del Movimento –  che vuole spiegare agli elettori dell’Umbria, che la Manovra economica non ha fatto aumentare l’Iva, abolisce il super ticket sanitario, concede un assegno unico per le famiglie con figli,  ha abbassato il cuneo fiscale. Ma la nota stonata è quella del Premier che, partecipa da giorni, alla campagna elettorale con la sua presenza in zone terremotate ed afferma, cercando di nascondersi dietro ad un dito, ” Non sono qui ( sic ) per la campagna elettorale e non sono qui per il voto di domenica. Sono a Narni per illustrare il decreto terremoto. Il voto in Umbria, con tutto il rispetto, non può essere un test  decisivo per il governo”. Non si comprende per quale ragione, il Premier Conte, chiamato all’alta carica, dal ministro agli Esteri Di Maio, debba sempre cercare di operare facendo sapere di non essere in politica. Suvvia, forse poteva agire così quando era all’Università e come docente eleggeva il Rettore, ma ora è impossibile affermare quello che è palese. Il Premier Conte, unico caso avvenuto in una democrazia, è rimasto Premier, nonostante il cambiamento radicale della maggioranza da M5S – Lega, sinistra – destra, ad una maggioranza interamente di sinistra. Possibile che il professore Conte non si accorge, che è un vaso di coccio, tra vasi di ferro. Possibile che non si sia accorto che la sua posizione, è talmente debole che può essere scaricato, in qualsiasi momento, dopo un clic di Di Maio o Zingaretti o Renzi senza andare a nuove elezioni. Dia di gnità alla permanenza nella sua carica. Non può dire che, sul palco con i vertici politici della sinistra italiana che lo sorreggono, lui e lì solo per spiegare il decreto terremoto. Bisogna ricordare al professore che gli italiani, possono anche sbagliare, ma non sono cretini. Conte sta facendo campagna elettorale, per consolidare il governo ed il voto degli umbri, non sarà un test nazionale, ma se dovesse vincere il centrodestra, sarebbe una batosta per Zingaretti, Speranza e Di Maio e bloccherebbe altre ” combinazioni” locali. In Umbria da 50 anni ha sempre vinto la sinistra e, nessuno può far finta di nulla, se gli elettori dovessero bocciare, la politica affaristica messa in atto in questa Regione da uomini e donne di sinistra, con arresti e rinvii a giudizio. Pd sapeva… ma ha taciuto.

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