Roma – Il DDl Costa bocciato in Commissione. Conte e Renzi sempre distanti

La Commissione Giustizia della Camera ha approvato l’emendamento soppressivo del DDL Costa. La votazione è stata di 24 a 23 in quanto ha votato, anche il  presidente  Businarolo, come non avrebbe dovuto. L’Italia Viva, come era stato preannunciato, ha votato con le opposizioni di centrodestra, contro la maggioranza di centrosinistra, M5S,Pd e LeU. il nodo è sempre sulla prescrizione così come voluta dal ministro per  la Giustizia Bonafede. Il parlamentare, Enrico Costa, ha denunciato una pesantissima  violazione del regolamento in quanto, se la votazione fosse finita in parità, cioè 24 contro 24 il DDL sarebbe andato in  Aula con una significativa parità. Costa non ha disarmato la ” palese violazione del regolamento” ed ha invitato, il Presidente della Camera Fico, a controllare sia i documenti e sia il comportamento tenuto in Aula da Bosinarolo. Una votazione che ha rinfocolato le differenze di valutazione tra Pd, M5S e LeU e quella di Italia Viva che è più che decisa a bloccare, la prescrizione Bonafede,  al Senato. A questo proposito va considerato che Renzi ha avuto due nuovi ingressi nel partito di cui è leader: si tratta di un senatore e un deputato usciti dal Pd. Si tratta di  Rostan e Cerno che hanno preferito, la politica di Renzi a quella di Zingaretti. Chiedersi i motivi è davvero molto complicato: di solito avviene l’inverso come affermava l’abruzzese Flajano. Comunque la decisione d forzare la mano in Commissione Giustizia, forse è stato un errore, perchè allontana sempre di più, il pugliese Conte dal toscano Renzi.

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