Roma – Il Pd verso uno scontro frontale. Renzi si difende

Aria pesante nel Pd, per quello che potrebbe accadere, nella direzione. Le posizioni sono nette, troppo nette per evitare uno scontro frontale che se finisce male dovrà contare morti e feriti ma an che una spaccatura. Il ministro Franceschini insiste per un voto unitario, di incoraggiamento al segretario reggente, per il lavoro fatto, anche nella considerazione che è stato il vice dell’ex segreta rio Renzi. Un voto di fiducia fino all’assemblea. I  renziani non la pensano così, anzi sono convinti che Martina sia andato per oltre i compito di un reggente del partito e che, comunque, non poteva promuovere incontri con il M5S, partito alternativo, al centrosinistra. Nervi molto tesi,fino a questa sera, per riunioni che vedono il blocco di maggioranza nel Pd da una parte e quello di minoran za dall’altra. Renzi non vuole la conta ed ha invitato tutti ad una attenta riflessione per evitare, una rottura o delle fratture, che peserebbero molto sul futuro del partito. L’ex premier ha rivendicato che ha sempre lavorato per l’unità e non per divisioni. Da oggi c’è un nuoco sito, senzadime.it, aperto dagli esponenti renziani dove si poteva leggere chi è contrario, chi favorevole e chi non si espri me per un colloquio con Di Maio, Sito successivamente modificato. Guerrini ha definito l’apertura su Internet ” Una iniziativa che mira ad unire il partito”. Ma intanto c’è un documento molto pre ciso sottoscritto dai renziani: 77 deputati su 105 e 39 senatori su 52. Un modo per dimostrare che se c’è chi vuole rompere sappia che è in netta minoranza. E lo stesso Renzi, dopo aver partecipato alla riunione con i gruppi ha detto:” Discutere senza strappi”. Se questo clima perdurerà o peggiorerà, il M5S avrebbe portato a termine, un’operazione iniziata sin dopo il 4 marzo: spaccare il Pd in due tronconi. La notte porta consiglio ma si deve dire che il centrosinistra è nel mezzo del guado: dovrebbe prevalere la saggezza, madre sconosciuta dalla politica, ma questa sera c’era chi parlava  del “tanto peggio”.

Lascia una risposta