Roma- In parte italiani ha rispettato il nuovo ” stile”. L’epidemia in UE da scoprire

La situazione illustrata, dal Capo della Protezione civile e commissario straordinario al coordinamento della sanità, è impietoso. I malati sono 8.514 cioè 529 più di ieri. In tutto tra contagiati, vittime e guariti è stata toccata e superata quota 10.000, il che non è veramente poco. Ormai il nostro Paese è tagliato fuori, da tutte le altre nazioni: chi è fuori dai confini è stato messo in quarantena e chi, vorrebbe rientrare, non lo può fare: le compagnie aeree non utilizzano più i nostri aeroporti per questioni strettamente legate al coronovirus. “Saltano” i nostri scali  la British Airwais,  Ryanair, Eaijjet, Jel e Air France. Tutte le altre Nazioni, sconsigliano viaggi in Italia, per il problema contagi. Non poteva essere diversamente dal momento che viene pubblicato, dall’Oms che i morti nel Mondo, sono arrivati a 4.000 con un numero di contagiati che è tutto da verificare, per varie ragioni. Le nazioni che confinano hanno chiuso i varchi di accesso ed il Dpcm affida, le sorti della intera Nazione, al rispetto di una nuova cultura estranea alla nostra, calda ed accogliente, alla fredda e distaccata di altri Paesi, non mediterranei. Nemmeno a dirlo questa mattina un gruppo di ragazze che frequentano un liceo, si sono date appuntamento per una passeggiata. Appena si sono viste, una corsa ad abbracciarsi e con gli zainetti sulle spalle, si sono aviate in allegria verso un parco pubblico. Le raccomandazioni del Premier, del ministro della Salute, dei sanitari: tutto in fumo. Ma va anche detto che non è un comportamento che riguarda,  gran parte, della popolazione. Gli anziani, con la loro saggezza, anche perchè sanno che sono in grave pericolo, hanno osservato scrupolosamente i consigli: sono rimasti a casa ed hanno passato la giornata, tra una lettura e molta televisione. In  parte non hanno rinunciato a fare la spesa ma non preso il ” solito” caffè al ” solito” bar e non sono andati a fare la ” solita” partita a carte. No questo no. Ma, da quello che si è appreso da chi si occupa di sondaggi, gli anziani scalpitano e vorrebbero uscire, vedere gli amici e sgranchirsi le gambe. Intanto seguono l’andamento di questa epidemia che li ha privati, anche della visita di figli, nipoti parenti ed amici. Scalpitano anche, i sindaci e governatori delle regioni del Nord, Lombardia in testa, che sin dall’inizio dell’epidemia hanno detto, “…la Lombarda, come il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e Piemonte non si piegheranno ma continueranno a produrre”. Oggi il discorso è stato invertito:” chiudiamo tutto quello che si può chiudere per 15 giorni e poi ripartiamo alla grande”. Ma i conti con il Covid – 19 , cioè con un nemico subdolo che non si conosce, ma colpisce, ha delle regole sanitarie che ora riguardano il solo comportamento, da cambiare, in attesa che arrivi il vaccino, che non è dietro l’angolo così come un antivirale ad hoc tutto da scoprire. Così per il momento tutti dobbiamo stare in casa, non avvicinare nessuno, isolarsi il più possibile e limitare al minimo il passaggio da strade e piazze, peraltro semi deserte, come avviene alle 8 della domenica mattina. La Presidente della Commissione Ue, Von der Leyen, è importante ha ribadito, ancora oggi, che l’Unione Europea ci è vicina e che ci aiuterà economicamente, anche se fare i conti oggi, davanti ad una vera catastrofe, è impossibile. Gli altri Stati europei, non stanno meglio di quello che l’Italia dichiara ogni giorno. Da noi i tamponi li paga la Sanità pubblica e siamo arrivati ad oltre 25 mila. In altri Stati dell’Ue  i tamponi li paga chi li vuole fare e quindi  i dati reali non si conoscono. Ma anche negli altri Stati l’epidemia c’è, fa ammalare un numero x di persone ed uccide. Se quegli Stati dell’Ue, facessero come fa in l’Italia i dati, purtroppo, sarebbero completamente diversi e i numeri dei contagiati, guariti e morti salirebbero vertiginosamente.

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