Roma – La Corte europea dei diritti umani si vergogni!

La Corte europea dei diritti umani si vergogni, di aver condannato l’Italia per aver inflitto al boss mafioso Provenzano, il carcere duro, dal 2016 fino alla sua morte avvenuta nell’ala, della casa di detenzione, trasfor ma in ospedale. In questo luogo il boss ha ricevuto ogni tipo di assistenza, clinica e sanitaria. E’ ora che questa Corte la finisca, di mettere sotto accusa l’Italia, che ha abolito la pena di morte ma non intende conce dere nulla ad un diabolico pluriomicida. Si tratta di un “uomo” che ha fatto sciogliere nell’acido un bambino,  ha progettato e fatto uccidere i giudici Falcone e Borsellino e si è macchiato di crimini efferati, molti dei quali per vendicarsi. A Provenzano lo Stato ha garantito una morte più che dignitosa, sia pure in detenzione, ma con ogni tipo di assistenza che poteva negare, visto chi era stato, nella sua orribile vita, il boss mafio so che ordinava esecuzioni, ed aveva dichiarato guerra allo Stato. Ora basta con gli insulti. La Corte europea dei diritti dell’uomo, davanti a crimini del genere si taccia ed eviti, di infangare uno Stato  che si è difeso, con dignità tanto, da non far mancare nulla, a chi ha violentato le leggi ed imposto la sua terribile determinazioni di provocare stragi di uomini integerrimi: magistrati, poliziotti, carabinieri e cittadini. Ma quale trat tamento più umano può insegnare all’Italia questa Corte europea,  che non ha considerato che nessuno è stato spietato,  come forse sarebbe stato giusto. Provenzano, che che ne dica l’avvocatessa, Rosalba Di Gre gorio che ha ottenuto la sentenza, sappia che il boss è stato sempre pericoloso dalla sua fanciullezza e che  se fosse stato mandato a morire a casa, avrebbe organizzato, con il suo satanico carisma mafioso, altre ven dette contro chi non è stato il suo carnefice. Al boss mafioso lo Stato ha garantito, tutto ciò che era necessario, per farlo finire secondo natura. La Corte europa rispetti di più gli Stati democratici, la magistratura e la politica di rispetto per l’uomo Provenzano ma con la necessaria e insindacabile fermezza. Prima di emettere una simile sentenza, questi magistrati europei, abbiano il coraggio  di guardarsi allo specchio, per verifica re il loro stato di salute. Una raccomandazione utile perchè non commettano altri clamorosi errori.

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