Per colpa dell’Unione europea, incapace e assurda, a guida Juncker e Tusk, l’Italia è stata costretta a chiudere i porti a tutti. Non è nella nostra tradizione, umana e marinara millenaria, negare il soccorso o l’appro do a chi è in pericolo in mare ma, il governo Conte, non ha avuto scelta. Va attentamente valutato quello che è accaduto, al Consiglio dell’Unione e dopo la firma, del documento conclusivo. E’stato negato tutto e di più determinando il caos in tutti gli Stati meno in quelli che, da sempre e volontariamente, hanno alzato i muri di filo spinato per evitare che i migranti entrassero nel loro Stato. Persino il Presidente Macron ha det to tranquillamente che in Francia non si sarebbero costruiti, i campi chiusi con sorveglianza, un modo elegante, per non dire campi di concentramento. Anzi è stato detto, non solo da Macron ma anche da altri che i campi dovevano essere costruiti proprio nei Paesi mediterranei, cioè quelli più esposti agli arrivi de barconi carichi, non già solo di rifugiati ma non si sa da chi. Mi è difficile dire che il Premier Conte ha fatto bene a dire che se l’Unione non cambia, gli Stati membri non si prendono le quote dei migranti e se chi non prende nessuno non viene penalizzato, in Italia non sbarcherà più nessuno. Una decisione impensabile per l’Ita lia che è una penisola, protesa nel Mediterraneo, da sempre approdo sicuro per chi lanciava l’SOS. Ma nonostante, tutti i vertici dell’Unione hanno ammesso che l’italia aveva ” salvato l’onore dell’Europa” con la sua politica di accoglienza nulla è camboiato anzi tutto è peggiorato. Persino, il Santo Padre, si era spinto ad elogiare il comportamento italiano. E tutti hanno ammesso che, davanti ad una immigrazione così massiccia, un solo Stato non poteva far fronte ad un fenomeno del genere. Così, il Premier Conte, ha avvertito: o l’Unione europea ottiene da tutti gli Stati, di prendere in carico le quote di chi sbarca, non in Italia ma in Euro pa, se il Consiglio europeo, la Commissione non assumono una chiara posizione di condanna e punizione di chi nega solidarietà, sulle coste italiane non sbarcherà più nessuno. Certo il Premier sarà attaccato per una decisione così forte, ma ritengo che non possa essere diversamente visto che potrebbe riprendere quota, l’invasione da parte di popoli che vanno rispettati, aiutati e difesi, nei loro confini. E’ triste ammettere che si neghi l’approdo ma sarebbe ingiusto che a pagare, un conto carico di incognite e capace di rendere difficile la vita dei connazionali, sia una sola nazione. Giusto non battere i pugni sui tavoli ma invitare gli altri a ragionare così come è giusto chiamare l’Ue a darsi una regolata se vuole sopravvivere. L’unica che aveva avvertito che sul problema migranti poteva naufragare l’Unione europea è stata la Merkel, la prima forse, che dovrà affrontare la crisi di governo che è dietro l’angolo.