La battaglia legale, tra l’Arcelor Mittal e il governo italiano, è iniziata con le carte da bollo. I legali dell’affittuaria con l’acquisto dell’Ilva hanno depositato, all’iscrizione Tribunale di Milano, l’atto di citazione per il recesso del contratto stipulato con l’esecutivo italiano, tramite il commissario delegato. Roberto Gualtieri, ministro per l’Economia nel corso dell’audizione di oggi in Senato, ha voluto precisare, tra i tanti argomenti che riguardano la legge di Bilancio e le tante novità,:” Vogliamo che Arcelor Mittal ripristini gli approvvigionamenti , l’Ilva deve continuare a produrre e il governo è impegnato per raggiungere questo obiettivo. La produzione è la garanzia della bonifica che è strettamente connessa al piano aziendale. Il tema all’odg – ha proseguito il ministro – non è la nazionalizzazione ma ottenere il rispetto dell’accordo sottoscritto. Inoltre il ministro, nell’illustrare La Legge di Bilancio, ha mostrato disponibilità ad accogliere cambiamenti alla condizione che ci sia parità tra le poste previste e le modifiche, come collaborazione, nell’interesse del Paese. Gualtieri si è mostrato particolarmente fiducioso sul futuro dei conti: aumento del Pil che non si attesterà sullo 0,1 ma potrà salire fino allo 0,6%; ha sostenuto che la pressione non diminuirà fisicamente e rimarrà, virtualmente al 41,9% , ma con tutte le riduzioni collaterali: guerra all’evasione, differimento del Dfa si verificherà una riduzione di 7,1 miliardi, ai quali vanno aggiunti i risparmi, per minori interessi da pagare per lo spread, in calo, che darà nell’anno in corso 2,7 miliardi e 6,7 miliardi nel 2020. Inoltre. grazie all’andamento dei conti, sarà possibile, per la maggior parte delle famiglie, sotto quota 40.000 euro avere gratis gli asili nido, una misura che alleggerirà le spese dei nuclei con figli piccoli”. Intanto è sceso in campo Renzi per, l’Italia Viva, che ha chiesto, come misura da includere, al decreto fiscale depositato in commissione, tramite un emendamento, la cancellazione della stretta sugli appalti prevista tra le norme anti evasione. E di utilizzare meglio le somme disponibili per il Reddito di cittadinanza pari a circa 450 milioni. Comunque la legge di Bilancio ha ottenuto l’ok di Bankitalia che ha fatto sapere il suo parere, inviando in Commissione, il vice direttore generale, Luigi Federico Signorini che ha condiviso la possibilità di raggiungere con il Pil quota 0,6% e si è espresso favorevolmente per i pagamenti, con l’utilizzo di carte elettroniche, che potrebbero in effetti far diminuire l’evasione fiscale. Si è alle prime battute sulla legge di Bilancio e tanto altro ci sarò da dire su un provvedimento che interessa tutti gli italiani, senza distinzioni-