Roma . Nessuno vuole affossarla. Ma basta a subire inefficienze e corruzioni

E’ falso che gli italiani vogliono affondare Roma e la spingono verso il default, previsto dal Commissario, per il 2022. La realtà è completamente diversa. Roma, da molto tempo, è amministrata malissimo. Sono molto pochi, per temperamento i dipendenti, non solo degli Enti Locali, che amano l’efficienza e, di operare al meglio, per servire i cittadini. In quei corridoi, spesso ovattati sindaci, presidenti di Regione o cittadini, giunti nella capitale per risolvere problemi, s è sentito rispondere:” Si la pratica si sta trattando ma ci vuole tempo. E poi cosa cambia se si arriva alla concl sione tra un mese o due? L’importante è che si faccia”. Non conosco il romanesco ma, questa  frase spesso viene detta in dialetto, e costringe l’interlocutore a cercare di capire il motivo di tanta sciatteria. Ma c’è di più se il Comune di Roma, ed altre autorità politiche e giudiziarie, hanno subito ” il mondo di mezzo”, la mafia non solo ad Ostia, è proprio per il disinteresse del romano, a tutti i livelli, ad essere vigile, attento ed efficiente così come dovrebbe essere proprio perchè lavora nella capitale. Se oggi le Regioni più avanzate, chiedono l’applicazione della Costituzione e trattano per ottenere per far rimanere, dove si lavora e produce, una parte del denaro per poter competere, con i Paesi dell’Europa, migliorando i servizi e avviando investimenti produttivi non è per svuotare, Roma capitale ,ma per togliere dalle mani di chi non sa amministrare, dal Comune allo Stato centrale, il fiume di denaro che finisce o a non servire più  a nulla o, nelle tasche, dei tanti soliti noti. Si vuole dire che nessuno è contro i romani, costretti a vivere male: in una discarica urbana, o ai margini di discariche abusive che, con una frequenza ormai settimanale, vengono date alle fiamme. Inoltre diventa sempre più difficile verificare che il “governo del cambiamento”  sta producendo ” il governo dello scontro continuo” con grave danno per gli italiani. Concedere tanto denaro al Comune di Roma, per evitare il default,  significa solo gettare, in un pozzo senza fondo, centinaia di miliardi per non cambiare nulla. I romani, facciano un esame di coscienza e verifichino i fatti concreti e cerchino, ammesso e non concesso che ci riescano, a cambiare mentalità e, a darsi da fare, per la pubblica amministrazione a vantaggio dei cittadini e connazionali e non per i tanti privati che ottengono vantaggi, a danno di chi lavora realmente da mane a sera ed assiste inerme ad uno spettacolo poco edificante.

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