La Foundation for Evironmental Education, con sede in Danimarca, ha reso noti oggi i dati sull’Italia per le bandiere blu. I Comuni che possono fregiarsi di questo simbolo, molto importante per il turismo, sono 180, cioè 8 i più del 2018. La Liguria è la prima in Italia ad avere 30 località, seguono Toscana 19, Campania 18, Marche 15, Sardegna 14, Puglia 13, Calabria 11, Abruzzo 10, Lazio 9, Veneto 8, Emilia Romagna e Sicilia 7, Basilicata 5, Friuli Venezia Giulia 2 e Molise 1. I criteri, che sono alla base di questi risultati stabiliti dall’organizzazione no profit sono: balneabilità, depurazione, raccolta differenziata, aree pedonali, piste ciclabili, servizi spiaggia, abbattimento barriere architettoniche, educazione ambientale, ricezione alberghiera. C’è ancora tanto da fare ma le amministrazioni comunali e regionali, hanno cominc iato a capire che, il business del turismo estivo, è strettamente connesso con i criteri che vanno dalla balneabilità ad un’altra serie di garanzie per rendere, il soggiorno del turista, variato e gradevole. 8 Comuni in più rispetto al 2018 non sono pochi ma ne potrebbero essere molti di più se si intervenisse, con serietà su fiumi e torrenti, che portano l’inquinamento, in mare, da zone molto interne. Questo è un compito che spetta, ovviamente, a Stato e Regioni.