Roma – Ok al Bilancio. il giallo verde esclude sindacati e industriali

La Manovra economia è legge. Il Parlamento, dopo una mattinata in bagarre, ha votato:  313 sì del M5S e Lega,  70 no di Forza Italia e Fratelli d’Italia con un non voto dei democratici e LeU, rimasti sulle barricate. Dopo la proclamazione del risultato, abbracci e auguri del Premier Conte, con tutti i parlamentari, unitamente a Di Maio. Defilato, come accade spesso negli ultimi tempi, Salvini. Queste le dichiarazioni a vivo. Azzurri:”  E’ una legge contro gli italiani”. Carroccio ”  Stop alla macelleria sociale iniziata con Monti e Fornero con voi che l’avete sostenuta”. Meloni:” Non c’è cambiamento: potevano scriverla Renzi e Boschi”. il Premier Conte, inebriato di aver vinto questa battaglia parlamentare:” Gli italiani si accorgeranno molto presto degli effetti positivi. Basterà far entrare in funzione le norme”. Il ministro all’Economia Tria ha smentito seccamente le sue dimissioni: Non ne vedo il motivo. L’avrei avuto quando, la richiesta del deficit era al 2.4% non al 2.04, che ho faticato per portarlo a vantaggio del governo che ho rappresentato unitamente al Presidente Conte”. Il Presidente Fico, ha duramente richiamato di chi ha parlato di offese alla democrazia, per quanto accaduto il Parlamento:” La democrazia non è sotto attacco. Tutti in quest’Aula hanno detto quello che volevano e nessuno lo ha impedito”. Di Maio:” Sarà  dura per l’opposizione quando gli italiani si troveranno in tasca venti miliardi in più”. Pd:” Manovra pericolosa e regressista che punta a modificare lo Statuto della nostra democrazia”. E’ complicatissimo, comprendere appieno, come si svilupperà questa manovra, i tempi necessari e la quantità di denaro occorrente. Appare subito all’orizzonte, al di là dello scontro politico, peraltro ampiamente previsto. che la vera sconfitta è stata delle organizzazioni sindacali che si sono visti fuori gioco dai tagli alle pensioni a tutti livelli dal  nuovo welfare varato, da M5S e Lega, così come non può gioire Confindustria, per le richieste avanzate e letteralmente ignorate. Le novità vere sono queste, M5S e Lega, seguono un modello economico tutto da sperimentare che se non dovesse andare in porto potrebbe creare grossi problemi agli italiani.

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