Roma – Polemica rovente sul reddito di cittadinanza

Incontro a Palazzo Chigi, tra il premier Conte e il sottosegretario Giorgetti, per cercare d mettere il silenziatore ai troppi nel governo, Lega – M5S, che parlano troppo. Il Premier, ha appreso durante la visita a Tunisi che, il sottosegretario leghista aveva dichiarato:” Per il reddito di cittadinanza ci sono complicazioni attuative non indifferenti. Se si riuscirà a produrre posti di lavoro, bene altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso”. Incredibile ma ormai accade di tutto: il sottosegretario Giorgetti, poteva tacere, ma… ha preferito parlare. Immediato l’intervento del premier Conte  che ha a sua volta detto:” Il reddito di cittadinanza partirà con un Dl del governo il prossimo anno.  Siamo ben consapevoli, che va fatta molta attenzione ed è questa la ragione per cui non è stato inserito adesso. Teniamo – molto ha proseguito Conte – di farlo bene e con tutti i dettagli necessari”. Non poteva mancare, l’intervento del capo politico del M5S, che ha confermato alcuni obiettivi a portata di mano: abbattimento delle pensioni  d’oro, maggiori risorse alla scuola, università, tagli ai fondi per giornali per poter finanziare anche quelli locali che non hanno, meno diritti, delle gradi testate. “Su alcune norme – ha aggiunto Di Maio – stiamo ancora facendo i conti  per recuperare denaro. Il reddito di cittadinanza si farà subito dopo Natale per preparare bene la normativa dei diritti e doveri. I soldi in Bilancio ci sono e si troveranno anche con tagli agli emolumenti dei parlamentari. La Tav Torino – Lione? Basta così: non serve”. La Lega è entrata in campo ma solo con fonti ufficiali, e non con il ministro Salvini che, come noto non vuole dare denaro, a chi guarda il soffitto o è seduto in poltrona  davanti alla TV. La Lega ha fatto sapere che non c’è nessuno scontro con il M5S e che non c’è alcun interesse a bloccare il reddito di cittadinanza”. Solo una tempesta in un bicchiere d’acqua? Nei prossimi giorni si saprà di più ma gli attriti, per dichiarazioni sopra le righe, tra esponenti del M5S e Leghisti, non mancano.

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