Roma – Poniz, presidente Anm:” Brutale tempi rigidi per prescrizione”

Si complica il problema della prescrizione. E’ sceso in campo, il presidente dell’associazione nazionale magistrati Poniz, con un vero e proprio altolà alle forze politiche. Chi preside l’Anm ha sostenuto che”… è brutale l’idea di stabilire  tem pi rigidi  per la durata della prescrizione dei processi ed è irricevibile l’idea di sanzioni disciplinari  per le toghe  che sforano i tempi ipotizzati nella bozza di riforma” . I tempi del processo – spiega il segretario Caputo – non dipende dal singo lo magistrato ma dallo scrupolo con cui vengono assegnati i fascicoli. Quindi l’Anm rifiuta la logica della contingenza  e della contrapposizione politica. Un bel problema non c’è che dire, Il Guardasigilli era deciso per una prescrizione infii ta, sostenuto dall’ex capo politico del M5S, Di Maio, ma Pd e Italia Viva sono per fissare dei paletti per tempi certi in cui il processo si deve concludere, per chi in primo grado è stato giudicato innocente o colpevole. Il funzionamento della giustizia è un problema molto serio e la coalizione giallorossa vuole chiudere questa pagina definitivamente. E se la forze politiche discutono il motivo c’è: i casi “anomali” nella magistratura ci sono stati anche a livello di Csm, come al Con siglio di Stato e nei tribunali. I legislatori hanno colto al balzo queste realtà venute alla luce e intendono chiudere una partita, che non vede estranea nemmeno gli avvocati, spesso impegnati a non discutere la causa, evitare la sentenza e guadagnare, per i loro clienti la prescrizione, spesso causa di danni ingenti, per quanti avevano ragione e sono rimasti, con un pugno di mosche in mano. Ma questa riforma deve essere giusta e ben capita dagli italiani, magistrati e avvocati senza arroccamenti che nasconderebbero situazioni inconfessabili.

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