Giornata di festa e lavoro, per premier e neo ministri, con dichiarazioni che danno il segno, di quello che bolle nella pentola del nuovo esecutivo. Il premier Conte ha avuto uno scambio di messaggi con la cancellie ra Merkel, ha accettato l’invito ad andare a Belino e si sono dati appuntamento, per un incontro bilaterale, a margine del G7 in Canada previsto per venerdì prossimo. Ai cittadini che si congratulavano, il premier ha detto:” Non mi fate i complimenti, non ho fatto nulla. Tenete duro, anzi teniamo duro. Spero che i complimenti me li facciate dopo che avrò lavorato. Fino ad oggi troppe chiacchiere ora bisogna passare ai fat ti”. Il ministro all’Interno Salvini ha detto:” Per i clandestini è finita la pacchia. Chi è straniero e lavora in Italia non deve temere nulla. Per chi non ha diritto di stare nel nostro Paese deve tornare a casa. Domani sa rò in Sicilia, la nostra frontiera a Sud, per riorganizzare tutto e non dare spazio ai vice scafisti, Ong, che portano in Italia migliaia di persone ignote e di cui non sappiamo niente. Immediati accordi con i Paesi di pro venienza o con quelli dai quali partono i migranti per approdare sulle nostre coste. Ora basta”. Di Maio, ministro per Sviluppo e Lavoro:” In questi due ministeri c’è il cavallo di battaglia del nostro Movimento. Per superare la Fornero adotteremo quota 100. Chi ha lavorato una vita è giusto che si riposi. daremo subito il via allo spesometro, redditometro e studi di settore per capire meglio come stanno le cose. Il Jobs Act va ri visto, troppa precarietà. La gente non può progettare di avere figli o andare in vacanza: non ha più certezze. Per dare più forza all’economia dobbiamo ridurre le spese”. Poi c’è stato l’incontro di tutti i ministri, con Grillo, Casaleggio e il popolo pentastellato in Piazza Bocca della Verità, dove spiccano cartelli ” Governo a 5 Stelle” e ” Il tuo voto conta”. Il ministro alla Famiglia e Disabilità, Fontana, ha esordito sollevando un ve spaio:” Incentivare le nascite e disincentivare gli aborti, sostenere la famiglia naturale: quelle arcobaleno, per legge non esistono”. Immediata la reazione delle associazioni gay e dell’opposizione. Per il Pd in campo l’onorevole Cirinnà che ha dichiarato:” Questo ministro nega la realtà, capisco la sua funzione, reazionaria e oscurantista, ma a tutto c’è un limite”. Scontro subito messo fuori gioco dal vice premier Salvini:” Il pro blema non è nel nostro programma votato dagli elettori. Anche io sono del parere che i bimbi devono avere una mamma ed un papà”. C’è anche Berlusconi con una sua dichiarazione:” Un governo con una formula inedita e contradittoria. E’ un esecutivo non scelto dagli italiani che deve conciliare, valori e programmi diversi, se non addirittura opposti. Tutto all’insegna del populismo. Forza Italia voterà no, per queste ragioni, alla fiducia”. Come primo giorno tra festa della Repubblica e del nuovo governo, dal premier ai ministri non si sono sottratti alla curiosità della gente che, da una parte applaudiva e dall’altra, si attende molto da chi non ha promesso poco. Il giudizio? almeno dopo un anno. Governare non è facile ha più carte da giocare l’opposizione.