Roma – Prescrizione senza maggioranza. Pd,M5S,LeU con Bonafede. Italia Viva no

Il ministro per la Giustizia Bonafede non riesce a rendersi conto delle motivazioni che si oppongono alla riforma della prescrizione. ed ha dichiarato:” La mattina vado a svolgere il mio lavoro in assoluta tranquillità nel rispetto reciproco an che quando questo rispetto non c’è. L’importante per me –  ha proseguito – dialogare con gli italiani  e chiarire  che sto lavorando per loro perchè abbiano un processo penale celere ed efficiente”. Alla domanda dei cronisti che l’Italia Viva, di cui è leader Matteo Renzi non voterà la prescrizione infinita cosa pensa? Il ministro ha risposto:” Ricordo che il processo civile è praticamente in Parlamento e il processo penale c’è la disponibilità a confrontarci e sin dalla prossima settimana – ha proseguito Bonafece –  istituirò  un tavolo per monitorare costantemente se le leggi approvate vengono applicate. Il sistema giudiziario deve applicarle – ha soggiunto il Guardasigilli – con tono deciso. Devo riconoscere grande lealtà e correttezza al Pd e LeU e alla mediazione di Conte. Non accetto provocazioni o differenza di toni su questo problema che è di civiltà” Alla domanda se lunedì la riforma sarà in Cdm, Bonafede non ha avuto duvbbi:” C’è stato un accor do importante ieri. Non ho motivo di prendere in considerazioni slittamenti”. Per dirla in breve il ministro ritene la partita chiusa anche se la mediazione del Premier Conte, ha trovato il no secco e netto dell’Italia Viva. Anzi a questo proposito Renzi, nell’elogiare il lavoro fatto dai rappresentanti del partito nel governo ha soggiunto:” Se hanno deciso di metterci fuori, non ci sono problemi. Per noi vale molto di più una riforma giusta e ponderata, per un argomento importante come la Giustizia, che le poltrone nel governo. I nostri rappresentanti se non più graditi si dimetteranno subito. Non riesco a comprendere – ha soggiunto Renzi – per quale motivo il Pd rincorre il populista M5S che impone solu zioni inaccettabili come questo tipo di prescrizione. Noi non voteremo e l’attuale maggioranza al Senato non ha i numeri per ottenere l’approvazione. Si diano una regolata: non si tratta di un braccio di ferro ma solo di pareri opposti: un cittadino non può rimanere, per tutta la vita sotto scacco, per l’abbattimento della prescrizione”. Le posizioni sono chiare e non c’è margine a trattative: posizioni troppo distanti, anti profondamente contrarie. La parola al Premier Conte che però non ha margine di trattativa.

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