L’Inps ha reso noto oggi i dati relativi, al reddito di cittadinanza elaborati, con dazioni in corso fino al 4 settembre scorso. Le domande presentate sono state 1.460.463 quelle accolte 960.007, respinte 409.684 in elaborazione 90.812. Le persone coinvolte, per i nuclei percettori, ammontano a 2,3 milioni di persone, cioè membri di stessa famiglia. 208. 974 hanno ottenuto somme inferiori o pari tra 200 e 400 euro; 33.372 fino a 1000 euro; circa il 47% hanno percepito tra i 400 e gli 800 euro; 169.950 tra i 200 e i 350 euro ed infine 181.372 tra 600 e 800 euro. Il calcolo del Reddito di Cittadinanza, come prevede la legge, deve tenere conto di molte variabili che fanno capo ai richiedenti. Ed infatti non è un caso che ai 1000 euro c’è soltanto il 4% del totale delle do mande presentate. Le somme impegnate dal governo sono risultate, di molto superiori, alle richieste avanzate. Il governo non aveva previsto che, chi lavora in nero, ha rinunciato ad avanzare la domanda per non incorrere nei rigori della legge che prevede il carcere per chi cercava di rubare denaro dello Stato. E’ l’inizio di un nuovo percorso sociale che non è destinato a durare in eterno. Ora devono funzionare gli uffici del lavoro, ancora al palo.