Renzi ha chiuso il problema delle liste con poche parole:” Con questa squadra si vince. Basta polemiche ora, come ha detto Orlando, campagna elettorale”. Era scontato che il segretario, dopo l’esperienza della scis sione e di gruppi parlamentari, Camera e Senato, frantumati in più componenti e poco inclini ad un gioco di squadra unitario, puntasse ad avere gran parte dei parlamentari, sui quali contare al 100%. Le minoran ze non hanno preso bene la decisione di Renzi e della maggioranza del Pd, ma alla fine hanno abbozzato rinviando, ad altra data, il loro netto dissenso. A giochi fatti, gli eletti nelle liste del Pd, saranno al 90% con il segretario. Questo “nuovo Pd” affronterà la campagna elettorale per cercare di riguadagnare consensi ed essere il primo partito, battendo il M5S ed ottenendo più voti di quelli ottenuti dall’ex Bersani. Inoltre, da quello che si evince chiaramente, questo partito costruito su nuove basi, sarà aperto a giocare la partita, per la formazione del nuovo governo se, come è nelle previsioni, nessuna coalizione raggiungerà il 40% dei votanti. La strategia di Renzi è palese: punta ad evitare che il processo di riforme avviato, venga distrutto o annacquato. La campagna elettorale sarà imperniata su questo tema. Non sarà impresa facile ma il Pd non aveva altra strada da percorrere per salvare il centrosinistra.