Roma – Renzi:” L’agenda di governo la dettiamo noi. Conte non è leader dei progressisti”

Matteo Renzi, all’Assemblea nazionale di Italia Viva,  ha chiarito alcuni aspetti della politica italiana. Ed ha così esordito:”Siamo qui per fare politica che è altra cosa che scrivere tweetter, partecipare ad un talk o suonare ad un citofono.  Qui non ci sono correnti e nemmeno fuoco amico. Sono contento per Bonaccini che ha saputo vincere alle regionali, in Emilia Romagna, anche se è sembrata una battaglia come se fosse una nuova Stalingrado. Dico che basta ad  inseguire i populisti e dettiamo noi l’agenda di governo: abbiamo svolto un lavoro di pubblica utilità evitando l’aumento dell’Iva che avrebbe creato, grossi problemi all’economia nazionale, su vasta scala. Poi, com’è sua abitudine, Renzi ha lanciato un sasso nello stagno. Johnson, per la Brexit  è come un Salvini che ce l’ha fatta. Abbiamo fatto bene, a contrastarlo, ed evitare che ci portasse, dritti dritti, all’Italix. E, il leader dell’Italia Viva, si è tolto un’ altro sassolino dalla scarpa parlando dell’accordo con i grillini: ci siamo dovuti imbottire di Maalox. Ora avanti con il governo fino al 2023 ma, non per cullarci, ma per la politica del fare: disincagliare l’economia, lo sviluppo e il lavoro. Bene Conte, ma Renzi manda un messaggio in chiaro a chi deve intendere:” Non è il leader dei progressisti”. Ed ha ragione, l’attuale Premier, in altra non tanto passata storia Patria, sarebbe stato definito, proprio dalla sinistra, un abile” trasformista” visto che è rimasto a Palazzo Chigi, con grande indifferenza, prima nominato dal M5S e Lega e poi, dal M5S, Pd e LeU, come se, la politica e il programma, fossero gli stessi. Non è così ed è giusto dirlo, davanti a Zingaretti che lo definisce “un uomo di sinistra vicino al Pd” ed i vertici dei 5S che lo hanno riconfermato Presidente del Consiglio. Oggi tanto forte, che sollecita i partiti della coalizione, prepara l’agenda di governo, interviene nella vita dei partiti della coalizione, media su tutto ciò che finisce sul suo tavolo. Ecco, il leader di Italia Viva, lo ha detto direttamente: Conte non è il leader dei progressisti ma un’altra cosa, da definire.

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