Roma – Salvate la capitale dalla Raggi. Emergenza sanitaria inevitabile

Non è più il tempo delle attese. Chi è al governo, alla Regione Lazio, alla sanità nazionale e regionale ha l’obbligo, legge alla mano, di salvare i romani, gli ospiti della capitale, i turisti e chi è costret to, per ragioni di lavoro, a recarsi nella capitale. Gli allarmi lanciati dai sanitari, dai presidi e altre autorità non ammettono esitazioni: nominare subito un commissario capace di intervenire, costi quello che costi, ma non si può rischiare oltre, con una sindaca che non si è resa conto, che amministra il cuore della Nazione. Il tempo concesso al Comune è andato ben oltre, il rischio estate e le foto ricordo, scattate dai turisti in mezzo a cumuli  del pattume in disfacimento. Immagini che non hanno reso un buon servigio, a Roma e all’Italia turistica. Un danno d’immagine che non ha paragoni con altre situazioni. Roma è la capitale e per la sua bellezza, monumenti, storia e cultura non ha eguali al mondo. Non ci voleva l’elezione, della pentastellata Raggi, sostenuta questa è una vera colpa, quando, sin dai primi mesi, tutti avevano capito, vertici stellati compresi, che la sindaca non avrebbe retto ad amministrare, la complessa e corrotta, politica amministrativa, di un Comune così importante. Ma il capo politico del M5S, Di Maio, unitamente a Grillo, garante del Movimento, e Casaleggio padre putativo, hanno lasciato la sindaca al suo posto, nella vana speranza che bastasse metterle a fianco uomini, capaci e fidati, del Movimento. Così non è stato e Roma è così precipitata, sempre di più verso un degrado generale, che non aveva mai conosciuto nella sua storia bimillenaria. Dagli autobus urbani che si incendiano, alle scale mobili fuori uso sembra,se lo confermeranno  i giudici, per manutenzioni pagate e non eseguite. Per non parlare delle buche, vere voragini, causa di danni alle vetture, a carico del Campidoglio. A tutto questo disastro si deve aggiungere una metropoli, ridotta ad una discarica a cielo aperto, e se non fosse intervenuto Zingaretti, nella sua veste di Presidente della Regione, per mantenere aperti gli impianti del Lazio, Roma sarebbe già, dal mese agosto, in emergenza sanitaria. Ora basta. La politica non può mettere a repentaglio, la salute dei cittadini e di chi deve frequentare Roma, per lavoro. I turisti farebbero bene di evitarla. C’è un fatto sconcertante che va posto in evidenza: a protestare sono partiti e sindacati non i romani, che da mesi, avrebbero dovuto cingere d’assedio il Comune fino ad ottenere la nomina, di un commissario, con pieni poteri. Così come è impensabile che l’efficientissimo, capo politico del M5S, non abbia capito che la sindaca Raggi può far crollare una impalcatura politica, dove Di Maio, è al vertice. Bando alle ciance: su questa tragedia dovrebbe intervenire anche il Premier Conte, non per mediare cosa fare, ma per difendere la salute i romani e, il buon nome del Paese, che ha l’onore di rappresentare.

Lascia una risposta