Il leader della Lega è scatenato. Salvini guarda Trump e vorrebbe fare la stessa politica in Italia:” Vuoi produrre all’estero e vendere in Italia? Bene paga un dazio del 50%. Vuoi invece aprire una fabbrica da noi lo puoi fare anche subito, abbattendo la burocrazia. Dai lavoro agli italiani? Godrai anche di agevolazioni fiscali”. Il modello Trump, che ha determinato un’inversione di tendenza in Usa, ha prodotto investimenti importanti e dato lavoro a milioni di americani ha incantato Salvini che sposa, senza nessuna riserva, la politica del presidente americano. Il problema che il leader leghista non affronta, nella sua caldissima cam pagna elettorale è che i dazi, non può imporli l’Italia ma solo l’Unione Europea, di cui la nostra nazione è parte integrante. A rammentargli questa realtà è stato il ministro Calenda che, ha bloccato Salvini, su questo tema che aveva già trovato il favore l’ opinione pubblica, molto sensibile, al problema della disoccupazione e quindi del lavoro. Ma il leader della Lega, non batte solo una pista, si smarca continuamente da Berlu sconi e non manca di affermare, il contrario di quello che afferma, presidente di Forza Italia. Un tema di continuo confronto è l’abolizione della legge Fornero. Salvini precisa che il problema dell’età – pensioni è nel programma della coalizione di centrodestra e quindi si deve fare. Berlusconi, che ha fatto fare i conti ai suoi esperti, afferma invece che la legge Fornero, andrà modificata, ma per quello che si potrà fare compatibil mente con il bilancio dello Stato. Questo scontro continuo, Presidente di FI – leader della Lega, può danneggiare l’immagine della coalizione che non appare affatto coesa. Chi ha intenzione di votare per il centrode stra non può che rimanere molto perplesso. Ma, dietro questi scontri, c’è una una verità taciuta: la leadership della coalizione che viene considerata, erroneamente, prioritaria.