Roma – Salvini no All’UE per nuova austerità. “Crisi? No! Rispetto il contratto”

Il vicepremier, Salvini, ha dichiarato più volte, nelle ultime ore, a televisioni, radio e carta stampata che non ha nessuna intenzione di rompere con il M5S, vuole proseguire con questo governo ” per il contratto firmato”. In Lega c’è, chi la pensa diversamente e ritiene che dopo il 34% ottenuto alle Europee, è  giunto il tempo di sganciarsi dal M5S e puntare ad elezioni anticipate, con il centrodestra, FI e FdI. Ma il ” capitano” resiste, all’incalzare dei suoi stessi collaboratori, ripetendo una frase che non cambia:” Sono di parola, ho firmato un accordo e non ho alcuna intenzione di mancare ad un impegno preso”. Salvini tenta una strategia per convincere, l’Unione Europea, che insegue coefficienti matematici che impongono austerità ma, senza crescita, l’Italia non sarà mai in grado di puntare allo sviluppo, occupazione, e incassare tasse per abbattere il debito. “Se ci lasciano fare – ha dichiarato oggi – per come sappiamo lavorare nell’industria, agricoltura e turismo non abbiamo pari. Ci diano un pò di libertà e il debito non sarà più un problema”. Per il governo giallo verde, Il vice premier della Lega, ha rivelato che si è sentito con Di Maio la notte dei risultati poi non lo ha sentito più.  Ha  confermato di aver telefonato, al Premier Conte, per sollecitare un Cdm necessario per approvare il  Dl Sicurezza, già pronto da prima della domenica elettorale e, non ha fatto cenno, ad un vertice di maggioranza, come chiesto dal ministro Di Maio. Salvini sta giocando, la sua partita su due piani: in Europa per evitare che chieda denaro ed evitare un’infrazione. A questo Proposito il Commissario, Moscovici, ammiratore del ministro Tria, ha continuato a ripetere che personalmente non è, nè per le lettere nè per l’infrazione, ma è per dialogare e trovare la strada migliore, nel rispetto dei patti sottoscritti. Il vice premier Salvini, ha maturato, una sua convinzione, dopo le europee, l’Unione deve cambiare le sue abitudini tecnocratiche. Ma, in effetti, i dati elettorali e la maggioranza in formazione a Bruxelles, non ha nulla a che vedere, nè con la Lega e nè con il M5S. L’operazione che il governo cercherà di percorrere troverà, ostacoli insormontabili a Bruxelles, dove nessuno cambierà nulla finchè i patti, sono gli stessi, degli anni precedenti. I tecnici che operano per la Lega sostengono che per attuare la Flat Tax , per industrie e famiglie fino ad  un reddito di 50.000 euro annui, occorrono 30 miliardi. Il ministro Tria ha confermato che per la Flat Tax i soldi ci sono, ma non per 30 miliardi. Cioè va bene la strategia, per rilanciare l’economia e lo sviluppo, ma parte della somma va trovata. Al leader della Lega è stata rammentato lo spread, che ha superato quota 280, ha risposto:” A qualcuno fa piacere di metterci in difficoltà ma noi non possiamo farci strozzare: per rilanciare lo sviluppo, l’occupazione e lo sviluppo occorrono risorse economiche senza aumentare tasse agli italiani con patrimoniali o sui coni correnti. Devono capire che il modello è sbagliato ed ha creato tanti guai a tanti Paesi dell’Unione” .

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