Il ministro per gli Interni Salvini senza pace. Soltanto ieri ha incontrato dopo un mese, il capo del M5S Di Maio, per decidere di andare avanti con la coalizione giallo – verde ed oggi, ha attaccato il Ministro dell’Economia Tria. Il leader della Lega, così come fa sempre, davanti alle perplessità di Tria sulla flat tax, non per suo capriccio, ma per mancanza di risorse che vanno trovate, secondo le scelte che farà la maggioranza, o meglio Di Maio e Salvini. Sulla Finanziaria 2020, da fare in anticipo c’è il peso, per evitare l’aumento dell’Iva, peraltro già decisa, dal precedente governo e ci sono altri oneri, come la diminuzione del debito, tanto da non consentire facilmente, a meno di scelte politiche rivoluzionarie, di varare la flat tax. Ba detto che, lo stesso ministro dell’Economia, ritiene riforma giusta, ma non in deficit. Ma il rozzo ministro dell’oltre Po, ha affermato:” Se il ministro per l’Economia, che fa parte del mio governo, dice che il taglio delle tasse non è possibile, c’è un problema o sono io o è lui”.Il ministro Salvini è più che convinto che per l’Italia che, deve crescere, occorre uno choc fiscale molto forte. Per poi porre una domanda a se stesso e alleato:” Fino a quando riuscirò a mantenere, i miei parlamentari che mi chiedono di far saltare di far saltare tutto ed andare a nuove elezioni? Il vice ministro Di Maio, Capo del Movimento, afferma:” Non ho ancora capito cos’è la flat tax”. Un modo per ribadire che è più importante diminuire, il cuneo fiscale alle imprese che per attuarlo sono stati trovati 4 miliardi, peraltro ritenuti insufficienti, dagli industriali, che una flat tax che dovrebbe riguardare, solo i redditi bassi e i lavoratori e non chi macina miliardi. Ma a parte queste considerazioni Tria, conosce perfettamente il meccanismo europeo che ha consentito all’Italia di evitare, l’infrazione e sa anche che, la Commissione, vecchia o nuova, aspetta la finanziaria 2020 che deve prevedere, come da impegni presi, la diminuzione del debito, altrimenti ci si troverà nuovamente con la minaccia di una infrazione inevitabile. Calma dunque facciamo parte dell’Unione Europea e dobbiamo rispettare le regole che non sono cambiate e, forse non cambieranno perchè, sovranisti e populisti, sono minoranza in Consiglio Europeo ed anzi sono fumo negli occhi di popolari, socialdemocratici e liberali. Non è affatto un caso che il Presidente della Repubblica Mattarella, ha rammentato a tutti, parlamentari e italiani, che siamo e dobbiamo restare in Europa per la mancanza di altre strade praticabili. Sbaglia Tria? Sbaglia Mattarella? Sbaglia Di Maio? Ma, la flat tax in deficit, proprio non si può fare. La riforma si può varare ma dopo scelte oculate. Il ministro Salvini sta già ottenendo molto ma non si governa solo con le minacce: meglio ragionare sui problemi che ha il Paese e fare, le riforme possibili, per evitare di finire come la Grecia.