Roma – Sarraj da Conte. L’Italia cerca la soluzione per la Libia. Haftar:” Guerra”

Il Premier della Libia, Sarray, riconosciuto nella sua qualifica dalle Nazioni Unite, ha superato lo ” sgarro” diplomatico, del Premier italiano Conte, ed è giunto a Roma dopo un’intenso lavoro della diplomazia. Appare sempre più evidente che, la sporca guerra che si sta combattendo in Libia, e su procura di altri Stati che finanziano, riforniscono di armi e munizioni, il generale cirenaico Haftar, per scalzare Sarraj o, molto più  probabilmente, dividere in due la Libia. Molto intensa l’attività diplomatica italiana, tanto da ottenere il ringraziamento della Germania, in vista della Conferenza di Berlino che si terrà, il più presto possibile. Il nostro ministro degli Esteri, Di Maio, sta cercando di coinvolgere i Paesi della regione, per una soluzione condivisa di una LIbia unita e democratica, in grado di svilupparsi economicamente, senza interferenze di altri Stati. E’ un disegno che l’Italia persegue da tempo e che va perseguito. con tenacia. Non vada dimenticato che, questo Paese africano, è a poche centinaia di miglia dalle nostre coste e che l’Isis potrebbe, con le milizie di ventura che hanno combattuto per il califfato, appropriarsene e diventare testa di ponte, per il terrorismo in Europa o comunque per ricattare l’Unione Europea. Giusta la visione dell’Italia e dell’UE: non c’è soluzione militare per riportare la pace in quella Nazione ma un’ attenta trattativa e continui dialoghi con Sarraj ed anche con Haftar che o scende, a più miti consigli, oppure la soluzione definitiva si allontanerà nel tempo. Gli attori per trovare una soluzione soddisfacente sono aumentati. Non a caso il Premier Conte lunedì sarà in Turchia, per parlare con l Presidente Recep Tayyp Erdodan, per poi recarsi dal Presidente egiziano,  Abdel  Fattah  al Sisi. Intanto va considerato che il generale Haftar ha rifiutato di sospendere le operazioni belliche, contro il governo di Tunisi ed ha anche minacciato di affondare le navi, che giungessero nei porti controllati dal governo legittimo, per portare aiuti al governo di Sarraj. Erdogan e Putin avevano chiesto, al generale di sospendere, da questa sera le operazioni militari ed il rifiuto alimenta,un grosso punto interrogativo su quello che potrà accadere.Il Presidente Erdogan, che ha avuto già i primi morti, sul suolo libico, e non potrà che proseguire nel suo appoggio al governo legittimo di Sarraj. Se chi sostiene Haftar proseguirà sulla linea dura, lo scontro nella regione appare inevitabile. L’Italia punta ad ottenere, le adesioni necessarie alla Conferenza di Berlino e sta lavorando con il Presidente russo Putin, altro attore non di secondo piano, per una soluzione accettabile del problema libico. Le diplomazie sono al lavoro e l’Italia sta giocando un ruolo di primo piano, nei confronti di quei Paesi che, direttamente e indirettamente, sono disponibili a chiudere con l’Unione Europea il problema Libico. La cosa peggiore, che nessuno si augura, è una guerra davanti alla porta di casa nostra, nel cuore del Mediterraneo.

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