Sentenza storica che mette ordine in una materia, molto delicata, come la maternità surrogata per coppie gay. Le sezioni riunite della Corte di Cassazione con sentenza 12193, pubblicata oggi, hanno affermato:” Le coppie omosessuali, con figlio nato all’estero con maternità surrogata, non possono ottenere in Italia la trascrizione all’anagrafe dell’atto di nascita di filiazione del bambino, riconosciuto in un Paese straniero”. La sentenza numero 12193 spiega la serie di motivazioni, non solo di ordine etico e morale, le motivazioni. Questa decisione mette fine ad una situazione e ad una pretesa che non aveva precedenti: una coppia gay non è famiglia e non può pretendere, di allevare anche dei figli ottenuti, da un utero in affitto, in Paesi dove le leggi sono diverse dalle nostre. Le coppie gay hanno già ottenuto molto ma, due uomini o due donne che, per scelta personale o altre motivazioni, non possono aggirare la legge, ed i sindaci tanto disponibili a tutte le libertà ora provvedano alla cancellazione, del bimbo nato da una donna che, certamente per denaro, si è fatta fecondare, per poi cedere il nato ad una coppia gay che vuole i bambini, per sentirsi più realizzati, fingendosi uno mamma e uno papà. La realtà è un’aberrante realtà, frutto di scelte che non vanno discusse tanto sono delicate, fin quando non vanno contro la legge italiana.