Fine agosto di ogni anno, scatta l’angoscia nelle famiglie, che devono provvedere al corredo scolastico, libri, zaini o borse. Una vergogna che si ripete, nonostante i vari governi che si sono succeduti, dalla proclama zione della Repubblica in poi, hanno sempre sostenuto che i libri di testo non sarebbero cambiati, consentendo quindi il mercato dell’usato, con forti risparmi. Così, dagli scolari agli studenti liceali, il costo che le fa miglie devono affrontare per figlio, varia da 550 euro a 1.077. Gli editori fanno quello che vogliono così come i docenti. La scuola, per moltissime famiglie, diventa un costo eccessivo tanto da chiedere ai librai di pa gare a rate oppure, fermare i figli alla terza media per avviarli, a corsi di formazione o lavoro nero. Non c’è alcuna giustificazione che questa stortura per l’istruzione prosegua. Il “governo del cambiamento” provve da per il futuro, anno scolastico 2019 – 2020, visto che è in carica soltanto da due mesi ma il provvedimento, se si vuole, può essere assunto subito come segnale chiaro ad editori e famiglie.