Roma – Tante manifestazioni e comizi nessun incidente: ha vinto la democrazia

Ok ha ragione il ministro dell’Interno Minniti: ” Si conferma, ancora una volta, la forza della democrazia italiana. Ho inviato al prefetto Gabrielli l’apprezzamento per le forze dell’ordine tranquille ma con molta fer mezza”. Certo è così, dopo una giornata che da Milano a Palermo, si sono svolte manifestazioni, cortei e comizi di forze politiche, tra loro opposte, senza che accadesse nulla di nulla. E’ pur vero, e va sottolineato che dopo  quanto accaduto a Pisa e Torino, poliziotti e carabinieri unitamente ai loro dirigenti e ufficiali, non avrebbero subito senza reagire, granate vere e proprie, anche se definite bombe carta, che tali non sono, se contengono chiodi e bulloni, per uccidere o ferire, chi in divisa difende la libertà di tutti. Oggi, dai cobas, agli antagonisti, dai partiti ai sindacalisti, da autorità governative a quelle degli Enti Locali, sapevano benissi mo che ci sarebbe stata tolleranza zero. Così hanno liberamente parlato il candidato di CasaPound, Simone Di Stefano, Salvini, leader della Lega come tanti altri. Così come a Roma, nello stesso corteo, c’erano Ber sani, Boldrini, Martina, Frantoiani, Camusso, Orlando, Renzi e Gentiloni. E’ stato chiarito un punto essenziale:” tutte le forze razziste e negatrici della libertà altrui sono fasciste”. Bene, a prova superata, non si può mancare di apprezzare la professionalità dei dirigenti delle forze dell’ordine, che con i loro uomini non hanno concesso, niente a nessuno, che non fosse stato già autorizzato. Oggi ha vinto la democrazia, quella li bertà che ha consentito a tutti di dire quello che ritenevano più giusto. Tentativi di superare i cordoni della polizia ci sono stati, ma nessuno è andato oltre, nella consapevolezza che a otto giorni dal giorno delle vota zioni non sarebbe stata possibile alcuna tolleranza. Bene così. Chi ha pagato il prezzo sono stati commercianti e cittadini: i primi hanno abbassato le serrande ed i secondi, si sono chiusi in casa, in attesa che tutto fi nisse. Ora si apre la settimana più importante: meno tensione e più serenità per arrivare, al 4 marzo, giorno in cui gli italiani faranno le loro scelte liberamente e decideranno quali forze meritano la loro fiducia.

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