Siria – Putin evita la guerra tra Siria e Turchia. Truppe russe nella “fascia”

L’influenza russa nel Medio Oriente continua ad aumentare. L’esercito russo ha vinto contro l’Isis ed a Sochi ed il Presidente  Putin ha ospitato, l’omologo Turco Erdogan, per raggiungere un ac cordo, dopo aver sentito, l’amico e alleato Assad, Presidente della Siria. La strategia del capo del Cremlino ha evitato una strage delle milizie curde, che hanno operato con abnegazione e non comune coraggio, per sconfiggere il califfato, unitamente ad unità russe. Allo stesso tempo offrire, maggiore sicurezza ad Erdogan, contro i terroristi del Pkk. Ma soprattutto Putin si è impegnato per evitare ed evitare una guerra tra turchi e siriani: unità dei due eserciti già erano nella stessa zona di confine tra i due Stati. L’accordo raggiunto da Putin con Assad e Erdogan è di creare lungo il confine, tra la Turchia e la Siria,  una fascia di territorio  controllato dai militari russi. Ed infatti oggi, a Mezzogiorno, unità blindate russe, hanno at traversato, il fiume Eufrate, per cominciare a disporsi nella fascia dove non ci saranno, forze armate siriane, turche o  miliziani curdi. Il cessate il fuoco ha retto ed è stato determinante, per evitare una guerra tra i due Stati che appariva, da molti osservatori militari, inevitabile.  I siriani non avrebbero mai accettato che, l’esercito turco occupasse una fascia profonda circa 30 chilometri, spostando di fatto il confine tra i due Stati a tutto danno delle popolazioni siriane. Risolto dai russi anche l’altro problema: rendere inoffensivi i prigionieri Isis, messi in strutture da dove non potranno fuggire per alimentare, altri focolai di tensione o partecipare, ad azione terroristiche, in Europa o Russia. Un tweet del Presidente Trump afferma che tutto si è sistemato e che i soldati americani possono rientrare in Patria. Forse il Capo della Casa Bianca non si rende conto, e non c’è chi  dovrebbe dirglielo che, con il ritiro delle truppe americane, ha abbandonato, al loro destino le milizie turche che hanno combattuto eroicamente, a fianco degli americani, nella dura guerra contro l’Isis. Ed è tanto vero quello che si scrive che, generali che hanno combattuto in Siria e che alcuni membri dello staff presidenziale americano, alla notizia della decisione presidenziale hanno optato per dimettersi ben sapendo che Trump, aveva dato via libera ai turchi, per eliminare le milizie curde. Si crede di poter aggiungere, vista la crescente e credibile influenza russa in quella vasta regione, che Putin possa risolvere definitivamente il problema dei curdi nel convincere i governi dell’area, turchi, siriani, Iracheni compresi, di concedere a questo popolo, confini sicuri secondo le diverse etnie. Alle volte, statisti avveduti, riescono a determinare anche la storia.

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