L’Ilva è definitivamente della MacelorMittal e ne ha quindi il controllo. La società che ha l’acciaieria e una trattativa transattiva con l’Investco Italy creerà il nuoco Polo industriale. Gli stakeholder dell’Ilva e l’econo mia italiana – ha precisato Ianìkshmi Mittal – presidente ceo dell’AcerolorMittal investirà 2,4 miliardi di euro e 1,5 per l’ambiente e dei 2,4 miliardi, 300 milioni che saranno utilizzati per il ristoro ambientale ver ranno prelevati, dal gruppo Riva. Il fatto più importante è che, la più grande acciaieria europea, è salva ed ha iniziato le assunzioni previste per la produzione, senza tralasciare la cura dell’ambiente tanto da rendere, il complesso industriale, compatibile che le esigenze della città di Taranto. Man mano il carbone sarà ” stivato” in appositi depositi interrati e, nel giro, di un tempo non ancora definito, l’acciaieria produrrà con l’uso di gas metano tal quale. Altri progetti sono già allo studio mentre alcuni già definiti per non interferire, nè con la salute e nè con le normali attività di una città importante, come Taranto. Si partirà dal porto, per far giungere il carbone direttamente all’acciaieria, senza interessare, il traffico urbano. Se tutto L’insieme delle normative contrattuali verranno rispettate nei tempi previsti, in un lasso di tempo non lungo, Taranto potrà vantare oltre a posti di lavoro sicuri con l’Ilva, anche un ambente preservato, come doveva essere, sin dall’inizio della produzione di acciaio. Il problema Ilva, va ricordato, non riguardava soltanto Taranto ma tutta l’Italia che utilizza l’ottimo prodotto è stato risolto, dopo tante traversie, che avevano fatto temere il peggio.