Netanyahu è stato accusato dalla polizia di corruzione, frode e abuso di potere. La sua sorte, è nelle mani del procuratore generale, che dovrà decidere se proseguire nell’inchiesta. Il premier è accusato di aver ricevu to regali per 100 mila dollari da un produttore di Hollywood e da un operatore economico australiano. Inoltre è anche accusato, di aver danneggiato un quotidiano per favorirne un altro, ottenendo così articoli fa vorevoli al suo operato. Ci sarebbero, altre inchieste, non incluse in questa prima ” ondata” destabilizzante. In realtà la maggioranza, sin dallo scorso dicembre, dopo un sondaggio , aveva espresso la necessità che Netanyahu, si fosse dimesso se era chiesta l’incriminazione. Ma il premier non ha mostrato, nessun segno cedimento, ed infatti nel suo discorso televisivo di ieri, sia pure molto irrequieto, ha difeso il suo operato ed ha affermato che, il denaro non gli interessa altrimenti avrebbe fatto altre scelte nella sua vita. Ha rimarcato che a decidere non è la polizia ma la magistratura. Comunque non si dimetterà e continuerà a governa re. Se questo accade in Israele una testa è già caduta in Germania. Schulz si è dimesso da presidente del partito con effetto immediato. Durante la riunione bollente della direzione, che ha accolto la sua decisione di andarsene. Così è stata nominata, a succedergli, Andrea Nahle, capogruppo al Bundestag. Ma i socialdemocratici sono in piena bufera. Una buona parte del partito giovani in testa, nonostante il buon accordo per il programma, con la Merkel, è contro la partecipazione al governo. Scotta quel 20,5% rimediato, alle ultime politiche, e scotta ancora di più l’ultimo sondaggio che vede l’Spd al 16,5%, cioè poco sopra i populisti del l’Afd. Non sono pochi i candidati ad essere eletti alla guida dei socialdemocratici in caduta libera. Comunque, se il governo Merkel IV nascerà con l’Spd, lo deciderà un altro congresso. La caduta di Schulz non era stata prevista, nè dal Capo dello Stato e nè da Angela Merkel. La Germania, dopo oltre tre mesi dalle elezioni, è senza un governo e non è impossibile che i tedeschi tornino alle urne. Chi si sfrega le mani è l’Afd che ha tutto da guadagnare dal nuovo ricorso alle urne.