Chiomonte- I “No Tav”con pietre e bombe carta. CC e PS: gas e idranti

La manifestazione dei ” No Tav” si è tenuta, con un migliaio di partecipanti, senza incidenti di rilievo. Molti gli slogan e i dimostranti, appena superato l’abitato di Giaglione, si sono divisi in due tronconi. La maggior parte è rimasta sullo stradone che porta al cantiere di Chiomonte, mentre gli altri, si sono arrampicati lungo il  fianco della montagna, per poter lanciare dall’alto, bombe carta e pietre sulla zona del cantiere. Un solo agente, della Polizia di Stato, è stato ferito. Le forze dell’ordine, che presidiano il cantiere, si sono limitate, ad interventi di rimessa, con l’uso di idranti e gas lacrimogeni. E’ stato evitato, da parte di carabinieri e polizia, qualsiasi contatto ravvicinato in quanto non è stato necessario. Alcuni manifestanti hanno divelto una cancellata, uno dei primi sbarramenti, ed hanno gridato:” Siamo entrati nel cantiere abbiamo vinto” ma in realtà hanno solo violato, la zona rossa, molto ampia per isolare il cantiere vero e proprio. Tutto è andato per il meglio, nel senso che i manifestanti cercavano feriti, anche  gravi, per chiamare a raccolta, oltre a tutti i centri sociali, gli autonomi e i black blok che oggi non c’erano. O meglio, i giovani del centro sociale di Askatasuna c’erano ed erano tra i più violenti, contro gli “sbirri”. In realtà la manifestazione, preannunciata corposa e violenta. è andata meglio delle previsioni, tanto che gli uomini, dei reparti speciali, non sono entrati in azione. I denunciati, come comunicato dalla Questura di Torino, sono 46 per danneggiamento della cancellata e per aver lanciato, pietre e bombe carta, contro le forze dell’ordine. Il ministro per l’Interno Salvini ha ripetuto:” La manifestazione, libera espressione, ci può stare, alla condizione che non si cerchi di colpire, chi fa il suo dovere, in divisa a presidio di un’opera che si farà. I “No Tav” mettano fuori,  violenti e delinquenti, contro i quali la tolleranza sarà zero. Intanto il M5S ha presentato in Parlamento, una mozione, per fermare i lavori visto che la Tav non la può fermare nessuno, se non u voto parlamentare. Esponenti dei ” No Tav” hanno gridato:” I 5S ci hanno venduto ed ora tocca a noi non far realizzare l’opera, inutile e costosa”. Ma le cose non stanno così tanto è vero che, il Premier Conte,  ha firmato  ed  inviato la lettera per autorizzare il proseguimento dei lavori, in quanto, ha spiegato il Presidente del Consiglio sarebbe costato molto di più, fermare l’opera,  che farla proseguire dopo, l’ulteriore intervento economico, dell’UE che finanzierà, anche la tratta nazionale. Il dado è tratto e le azioni di disturbo inutili e dannose per gli stessi ” No Tav”. C’è qualche leader dei all’opera, costi quello che costi, che la getta i politica per essere eletto in Parlamento ma, si tratta di giochi, arcinoti.

Lascia una risposta