Vaticano – Chiuso il Sinodo Amazzonia. Il Papa sferza i cristiani ipocriti

Chiuso il Sinodo sul’Amazzonia, durante l’Omelia della Messa, celebrata da Francesco in San Pietro, non ha usato mezzi termini ed ha detto parole durissime, verso chi si professa cristiano e cattolico, ma agisce diversamente. Un’Omelia destinata a passare alla storia per quello che Francesco ha detto, senza tentennamenti o indecisioni. Ecco i passaggi più importanti:” Quante volte anche nella Chiesa , le voci dei poveri non sono ascoltate  e magari vengono derise e messe a tacere, perchè scomode. Preghiamo per chiedere la grazia di saper ascoltare, il grido dei poveri, e il grido di speranza della Chiesa. I poveri – ha proseguito il Papa – sono i portinai del cielo, sono loro che ci spalancheranno  o meno, le porte della vita eterna. Sono loro che non si sono mai considerati padroni di questa vita, che non hanno messo loro prima degli altri, che hanno avuto solo in Dio la propria ricchezza. Essi sono icone della vita cristiana”. Poi Francesco ha sferzato i cristiani:” … che non guardano agli altri con amore e coltivando la religione dell’io, una religione ipocrita con i suoi riti e sue preghiere: tanti cattolici – ha proseguito Francesco –  si professano cattolici, ma hanno dimenticato  di essere cristiani e umani. Quanto volte – ha proseguito il Papa – l’uomo alza i muri per aumentare le distanze, rendendo gli altri ancora più scarti, ovvero ritenendoli arretrati, ne occupano i territori e ne usurpano beni. Basta vedere il volto sfregiato dell’Amazzonia”. Un’Omelia che va letta e meditata, parola per parola anche se non credente ma è un giusto. Il Pontefice ha certamente, difeso i poveri e gli indifesi, ma non ha solo sferzato ma ha duramente fustigato, chi ipocritamente si professa cristiano ed agisce come i farisei. E nel rammen tare che saranno i poveri, quelli che hanno avuto solo un Dio e che non hanno mai preso il suo posto, semmai per arricchirsi a danno degli altri o per mantenere i propri  beni, ben stretti, ad aprire le porte le porte della vita eterna a chi lo merita. Un’Omelia che  assume la forza di un monito per i cristiani: potete fingere in questa vita ma non avrete quella eterna: lì non c’è posto per gli ipocriti”.

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