Mons. Viganò, questa è la verità, ha sbagliato con due Papi: Benedetto e Francesco. Il Monsignore che afferma di parlare, da una località segreta, come se temesse una vendetta, (siamo nell’assurdo) se voleva rag giungere uno scopo, nobile per la Chiesa e per la fede in Cristo, non si erigeva a giudice e non pubblicava, solo parzialmente la lettera che gli fu inviata, da Benedetto. Lo si può dire, senza giudicare, ma dal riscon tro dei fatti come si sono svolti che, Mons Viganò, ha il dente avvelenato contro il Papa Emerito e Francesco che, per il suo comportamento, non è stato complice di nessuno. Parlano i fatti, questo Papa ha contro, gran parte della Curia ed anche i consacrati, ai diversi livelli, non riescono a comprendere la Chiesa, povera ma vincente, così come la voleva il Signore. Eppoi Viganò non solo ha accusato Papa Francesco, di sapere cose turpi e di non aver agito, ma è arrivato addirittura a chiederne le dimissioni. Chiediamoci, scritture alla mano, per quel poco che sappiamo per una giusta interpretazione: nessuno può giudicare l’altro. Il Ponte fice dove ha trovato, la prova del marcio, dagli scandali sessuali al furto del denaro, è intervenuto drasticamente. E’ il primo Papa che ha un Cda delle Ior, la banca vaticana, che ha tutti laici, direttore generale com preso. Agli anti Papa, il destro è stato offerto sbagliando, proprio da Mons. Viganò: se avesse seguito le scritture avrebbe inviato, un dossier riservato a Francesco, non solo per le sue denunce ma anche per ottenere che il Papa facesse aprire delle indagini per essere sicuro di decisioni gravi chiamato ad assumere. Va rammentato che è stato ridotto allo stato laicale un cardinale, ed altri sono stati privati del potere che avevano prima, ma non più adesso. Anche vescovi e consacrati, non si sono salvati dalla pulizia che Francesco sta facendo nella Chiesa. La tempesta che frusta i palazzi pontifici è fortissima e questo crea, la contrapposizio ne all’attuale Papa che non demorde ed ha preferito, vivere a Santa Marta, invece che nell’immenso appartamento papale. Predica umiltà, generosità e misericordia per i peccatori e non si stanca di elargire a piene mani l’amore verso tutti. Dai fatti peggiori, dovuti a uomini per natura debolissimi, aldilà di essere consacrati o meno, una grande realtà: bisogna essere forti e preparati per non cedere alle tentazioni, nel non giudi care gli altri e di amare anche chi non ci ama. L’insegnamento del Signore è questo: nessuno dovrebbe violarlo ed invece Mons. Viganò, sbagliando, si è reso colpevole di aver aiutato chi, con crescente frequenza, cerca di stancare Francesco per allontanarlo dal Soglio di Pietro. Il Motivo? E’ un uomo troppo scomodo. Basta così.