Papa Francesco, al primo Angelus del 2020, davanti ad una folla strabocchevole, convenuta in Piazza San Pietro, ha chiesto scusa. ” Tante volte perdiamo la pazienza, anch’io, e chiedo scusa, per il cattivo esempio di ieri”. Scuse dovute al fatto che il Papa era stato strattonato talmente forte, in Piazza San Pietro da una fedele, da spaventare il Pontefice che stava perdendo l’equilibrio e se non avesse reagito molto probabilmente sarebbe caduto rovinosamente a terra. Papa Francesco si è liberato dalla presa, con due schiaffi sulle mani della pellegrina. Non si comprende l’ironia di Capezzone, Crossetto Veneziani con un ” Dio perdona, Bergoglio no”. Il più che anziano Pontefice, nel momento in cui è stato strattonato ha avuto paura di cadere. Basta vedere come cammina, per comprendere che è molto instabile, tanto da ” ciondolare”. Cadere per l’incauta presa di una pellegrina e finire in ospedale semmai con l’anca rotta, ha indotto il Papa a reagire come avrebbe fatto chiunque alla sua età. Capezzone, Crossetto e Veneziani si preoccupassero, con proverbi romani, di trovare quelli più adatti a vivere in una città discarica a cielo aperto, vicinissima, se i sanitari delle Asl facessero il loro dovere, ad essere dichiarata ” capitale infetta” tanto che di notte i cittadini sono costretti a gradi falò per liberarsi del pattume ma non del fumo acre che rende l’aria irrespirabile. Di questo dovrebbero preoccuparsi i ” soliti noti” alla ricerca di guadagnare, in qualche modo, visibilità. Il Papa ha chiesto scusa ed ha parlato di aver dato un cattivo esempio. Dovremmo attenderci altrettanto da chi ha commentato negativamente una giusta reazione di un uomo spaventato ma i tre, cittadini, non lo faranno.