Il Presidente degli Stati Uniti ha rinviato, al primo giugno ogni decisione sui dazi da imporre ai Paesi europei, Canada e Messico. Lo ha annunciato la Casa Bianca che parla di trattative da fare.”Un posticipo che danneggia – come afferma il Presidente del Consiglio europeo, Tajani – le industrie su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Ma Trump va per la sua strada nella convinzione che prima vengono gli americani e poi tutti gli altri e, se sono necessari i dazi su acciaio ed alluminio, per proteggere i posti di lavoro negli Stati Uniti va bene così. Le alleanze? Hanno un valore alla condizio ne che a pagare non sia lo Zio Sam. Merkel, May e Macron, hanno deciso, senza avvertire l’Unione europea, che avrebbero reagito a dazi che aprono, un guerra commerciale dagli esiti, molto dan nosi per i Paesi produttori. Ma la minaccia, di Germania, Gran Bretagna e Francia non ha prodotto nessun effetto: Trump ha posticipato la decisione ma non per non applicare i dazi ma per tratta re con le nazioni che, se condo il Wall Street Journal, significa comunque l’applicazione di dazi, forse ridotti. La realtà è che con questa Amministrazione Usa è difficile trovare una via d’intesa. Il Presidente vede so lo gli interessi degli americani, punto a basta. Una volta terminata questa storia dei dazi, comunque vada a finire, inizierà quelle delle spese militari e poi chissà cos’altro.