Trump prosegue nella sua politica protezionistica. Ha imposto dazi così pesanti, su Acciaio e Alluminio, rispettivamente del 25 e 10% ha salvato, come noto, solo Canada e Messico e non ha tenuto in nessun conto alleanze politiche e militari. La protesta della Germania è stata affidata al ministro per l’economia, Brigitte Zypries, che senza mezzi termini ha dichiarato:” E’ una decisione che limita il commercio libero. Noi sia mo saldamente dalla parte delle nostre imprese e lavoratori. Prepareremo, insieme all’Unione europea, una risposta commerciale ponderata”. La Merkel, da Monaco, ha invece dichiarato:” E’ indispensabile che l’Ue curi il dialogo con gli Stati Uniti e anche con gli altri partner colpiti da effetti collaterali, come ad esempio la Cina”. Syrki Kateinen, vice commissario Ue ha a sua volta detto:” I veri amici sono quelli che gioca no con le stesse regole. Sono fiducioso che l’Ue sia esentata dai dazi. Se non sarà così ricorreremo al WTO come Ue e non come singoli Stati”. La realtà è che Trump non segue i consigli dei suoi collaboratori che possono anche dimettersi. Dopo aver firmato il decreto, in diretta TV, ha dato la mano ai lavoratori delle acciaierie americane con una frase precisa:” Ora siete al sicuro, lavorate e fate un ottimo prodotto”. Una fir ma che è avvenuta in momento importante nel tentativo di evitare lo scontro con la Corea del Nord. Il Presidente incontrerà Kim – Un nel prossimo mese di maggio. Una buona notizia per tutto il mondo: evitare uno scontro atomico non è fatto che riguarda solo Stati Uniti e America. Ma Trump è riuscito a rovinare, anche questa occasione, con i dazi cioè con l’inizio di una politica protezionista che si allargherà anche ad al tri settori: difesa e forniture militari per non parlare di auto e motociclette.