Workshop Ambrosetti – Maroni:” Salvini saldo ora altro Cd allargato “

Roberto Maroni, ha rilasciato una interessante analisi politica, all’Agenzia AdnKronos. Il politico della Lega ha sottolineato che, dopo la crisi del governo, nella sua forza politica, non accadrà assolutamente niente. ” Salvini è il segretario che ha portato la Lega al 30% e non c’è nessuno, che voglia o possa insidiare, la sua leadership.  Salvini – ha proseguito Maroni – non ha fatto una mossa giusta. Io avrei fatto diversamente mi sarei rafforzato, all’interno del governo Conte, magari chiedendo il ministero delle infrastrutture, dopo la vittoria per la Tav e perchè no, avrei chiesto anche il Mef. Penso che ci fosse l’opportunità di continuare nell’esperimento di governo con il M5S.  Matteo ha fatto una scelta diversa, e magari ha ragione lui, intanto purtroppo è nato il governo giallorosso”. L’analisi di Maroni non si ferma, a queste constatazioni, ed infatti ha aggiunto:” Immagino che se questo governo dura, farà la riforma per ridurre i parlamentari e vari una legge elettorale con il proporzionale puro. Il che significa che con il 40% non si ha più una maggioranza. Occorre, per questa ragione, ricostruire un centrodestra, diverso da quello attuale che non esiste più, anche se quest’area ha bisogno di una rappresentanza unitaria”. Maroni indica chiaramente, di lavorare non solo per riaggregare quello che c’è oggi nel centrodestra ma di aprirsi, ad altro elettorato che non ha punti di riferimento. Un’operazione da iniziare subito – a quanto si capisce dall’analisi di Maroni – prima che nasca, qualche altro soggetto politico, che vada ad occupare l’area moderata. Non c’è che dire: i big dell’attuale centrodestra e i moderati, che non sono in politica ma che scalpitano, vanno trovati e portati nell’area a loro più congeniale,che non  sarebbe rappresentata dal M5S e dal Pd. Un lavoro complicato ma ritenuto indispensabile per affrontare, se il governo Conte 2 durerà, con nuove capacità ed un’attenta mediazione tipo balena bianca.

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