Gli americani, come dice la loro storia, devono avere sempre dei nemici e alimentare, uno stato di guerra, continuo. Nessuno, si crede, ha dimenticato Bush junior, Presidente degli Stati Uniti che giustificò, l’attacco all’Iraq in quanto possedeva “bombe atomiche tascabili”. Nulla di più falso, costata la vita a centinaia di migliaia di persone, compresi soldati non solo americani ma della Nato, tirata in ballo per la giacca. Il diret tore dell’intelligence nazionale Dan Loati, ha parlato al Congresso per affermare che mai, dalla fine della guerra fredda, il mondo rischia un conflitto mondiale. Ha indicato le zone critiche da dove potrebbe scattare la scintilla: Corea del Nord e il conflitto tra Arabia Saudita e Iran. Inoltre – il direttore dell’intellicence – ha messo anche in evidenza che, Russia e Cina, cercheranno di aumentare la loro influenza nel mondo nell’in fluenzare, le elezioni previste, nell’anno, negli Stati Uniti e in Europa. Non poteva mancare la necessità di un blocco unico occidentale, da contrapporre, a quello orientale. L’Ue – afferma il personaggio al vertice del lo spionaggio – insieme agli stati nazionali europei avranno, grandi difficoltà ad affrontare sfide sulla sicurezza, immigrazione, instabilità delle periferie, elevata minaccia terroristica e influenza russa sulle elezioni. Insomma ,l’allarme è molto elevato, ed anche giustificato. Di conseguenza, indirettamente, ma il discorso è questo: fa bene Trump ad aumentare l’arsenale atomico, con ” piccole bombe” meno devastanti di quelle lanciate sul Giappone per piegarlo alla resa. Fa bene il Presidente ad aumentare, i militari alle armi e a non chiudere, il carcere più inumano, dove la tortura è giustificata, fa bene il Presidente a lasciare il problema di Africa e Mediterraneo all’Ue, o meglio, ad Italia e Grecia. Certo ma da questo allarme, chi fa affari d’oro, sono le industrie belliche degli Stati Uniti che da queste tensioni, obbligano tutti ad un nuovo riarmo. L’Arabia Saudita ne è un esempio: miliardi e miliardi di dollari per armamenti sempre più sofisticati.