Nelle scuole è allarme rosso. Oggi, in provincia di Piacenza, un ragazzino che frequenta la prima media, ha picchiato la professoressa, colpendola ripetutamente sul braccio. L’insegnante è finita al Pronto Soccorso dove con una prognosi di 7 giorni. Pazzesco!. Sono caduti tutti gli argini della convivenza scolastica per l’incalzare dei fatti che stanno accadendo. In provincia di Caserta un giovane studente di Istituto superiore, ri chiamato, per il rifiuto ad essere interrogato, ha accoltellato la professoressa, sfregiata sulla guancia sinistra. In provincia di Foggia un vice preside,per aver impedito ad un ragazzo di gettare a terra delle compagne, è stato aggredito, davanti a docenti e alunni, dal genitore, con pugni e schiaffi. Oggi addirittura ad aggredire l’insegnante un ragazzino di prima media. Occorre un intervento deciso delle autorità non solo scolasti che. Il fenomeno tende ad stendersi e non è il caso di continuare con il solito ” buonismo” a tutti i costi. La scuola, in provincia di Piacenza ha denunciato, l’incredibile, come ” incidente sul lavoro” ed ha segnalato il fatto ai servizi sociali. Il sindacato insegnanti Gilda ha diffidato, l’Ufficio regionale scolastico dell’Emilia Romagna e l’Avvocatura dello Stato, ad agire nelle sedi giudiziarie. ” Non è possibile – afferma Gilda – che questi strutture agiscano, solo contro gli insegnanti, ed ignorino le incalzanti aggressioni”. Certo il ragazzino non è imputabile ma avrà una famiglia ed è giusto che venga chiamata a rispondere e paghi i danni. Non si può rimanere a guardare un fenomeno gravissimo. Quanti sono gli studenti che, a torto si ritengono ” odiati o perseguitato dai docenti?”. tantissimi: quale sarà il loro atteggiamento? Un deciso mancato interven to potrebbe davvero costringere, gli insegnanti, a non compiere più il loro dovere, possibile solo in un clima di assoluta serenità. se un docente deve temere di fare un richiamo o di mettere un voto basso, la scuola di ogni ordine e grado, può chiudere i battenti.