Roma – Di Maio e Salvini dal Presidente con nome premier e lista ministri

E’ uno strano contratto quello che gli iscritti al M5S e Lega hanno approvato. Le due forze politiche devono sciogliere soltanto il nodo del premier che dovrebbe essere “un personaggio non politico ma che condivide la soluzione dei punti approvati dalle due parti e si impegni a realizzarli in quanto li ritiene giusti nell’interesse degli italiani”. Di Maio e Salvini sono  disposti ad un passo di lato, pur di varare il governo del cambiamento che duri 5 anni, cioè l’intera legislatura. Inoltre è stato chiarito: le forze che firmano il programma sono, tra loro alternative e quindi si batteranno, su op poste sponde, per elezioni regionali e comunali, pur facendo parte dello stesso governo. Inevitabili le tensioni perchè ognuno chiederà i voti per se e  Salvini, per la coalizione di Cd, se il cavaliere non alzerà il tiro, come ha fatto, nelle ultime 24 ore. Lo scopo di andare avanti, viene spiegato dai due leader, è di garantire al Paese quello che fino ad oggi è stato soltanto promesso ma non rea lizzato. Salvini è più esplicito:” Pronti ad andare dal Capo dello Stato, comunque lunedì, per ottenere il via libera per la fiducia che potrebbe giungere, dal Parlamento, alla  fine della prossima set timana. Se l’Ue o altre forze non riusciranno a bloccarci. In questo caso – afferma Salvini – ci abbiamo provato e, senza drammi, si andrà a nuove elezioni”. Ma appare evidente che i due leader guar dano al Quirinale con crescente fiducia. Sanno che Mattarella dovrà essere d’accordo sul premier e potrebbe estendere, il suo autorevole parere, anche sui ministri dell’Economia, Esteri e Interni. Ci sono state dichiarazioni, dei due leader, durante dopo la campagna elettorale che hanno allarmato l’Ue, le alleanze e i mercati. Non è affatto un caso che, chi guarda dall’esterno lo “strano con tratto non è frutto di alleanza ma solo di, comuni intenti, per cambiare quello che viene ritenuto giusto. Capi di Stato e di governo nonchè la stampa internazionale, come garante, fanno riferimen to solo a Mattarella, un Presidente, molto attento e misurato, che gode stima e fiducia illimitata. E’ certo che utilizzerà le sue prerogative ma è altrettanto sicuro che non violerà la Costituzione.

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