Roma – Di Maio – Salvini:” Pronti per il Quirinale con premier e ministri”

Accordo raggiunto tra Di Maio e Salvini, premier e i ministri. L’incontro conclusivo, ha detto il leader del Carroccio nel corso di un comizio a Fiumicino, c’è stato in prima mattina ed ora è tutto pronto per andare dal Presidente della Repubblica. La nuova consultazione è prevista per domani pomeriggio. Di Maio ha confermato che è tutto pronto per l’incontro con Capo del lo Stato tanto che, i due leader, dopo il via libera degli iscritti, hanno già convocato i rispettivi gruppi parlamentari. Il faccia a faccia tra Di Maio e Salvini è durato un’ora, e durante l’incontro ci so no state alcune telefonate definite ” molto importanti”. Salvini ha dichiarato:” Io e Di Maio siamo disposi a metterci la faccia. FdI nel governo? Ne sarei felice ma non faccio violenza a nessuno. I due leader si at tendono da Mattarella l’ok sul premier e “consigli” per i ministri dell’Economia, Esteri e Interni. Da quello che si è appreso, da parte del Quirinale, non ci dovrebbero essere veti o forse è vero che il nome del Presidente del Consiglio è già a conoscenza del Capo dello Stato. il Paese sta attraversando un momento estremamente delicato non solo nell’Ue ma anche nei rapporti con gli Stati Uniti. Poi c’è il nodo della riforma dell’Ue da portare a termine. Se tutto andrà secondo le previsioni, di Di Maio e Salvini, il giuramento del premier potrebbe avvenire entro la fine della settimana entran te così come quella dei ministri. Intanto c’è stata un’ interferenza palese… quelle nascoste non si contano. Il ministro all’Economia francese, Le Maire, ha rilasciato un’intervista a Le Figaro sui con ti italiani per dire:” Il futuro è nell’Unione europea ma ci sono da rispettare dei vincoli”. La risposta di Salvini è stata gelida ed immediata:” No ad invasioni di campo”. E’ tutto così? Lo sapremo molto presto certo è che il “contratto” firmato tra forze politiche contrapposte che non avranno vincoli di alleanza, potrebbe andare in frantumi, in qualsiasi momento. E’ un esperimento mai tenta to in 70 anni di Repubblica.

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