Genova – Il ponte scricchiola? Inetti! Subito demolizione controllata

E’ davvero difficile capire cosa aspettano gli ingegneri, dell’Autostrada d’Italia Spa o, la Procura di Genova, ad ordinare la demolizione totale del ponte Morandi. Il sistema costruttivo che risale agli anni ’40 è calco lato sui “tiranti” che, in perfetto equilibrio, mantengono sospese le campate. Una volta che questo susseguirsi di ” ponti”, è stato interrotto da crolli, occorre intervenire per effettuare la demolizione controllata del le  campate. Lo stesso progettista, degno del massimo rispetto per il suo metodo di calcolo, aveva fatto presente nel lontano 1979 che l’infrastruttura realizzata a Genova, seguendo il suo progetto, doveva subire una manutenzione, attenta e continua, sia per i venti carichi di salsedine e sia per l’enorme volume di traffico, e quindi di usura, dell’intero manufatto. non occorre uno scienziato per capire che, l’intero assetto statico del ” ponte”, è decisamente compromesso e che non c’è altra soluzione ad una demolizione controllata iniziando, con la diminuzione degli attuali carichi, eccessivi rispetto alla nuova “condizione” dell’intera struttu ra. I calcoli dell’ingegnere Morandi si basano sul peso che la strada ha, un volta finita, più i carichi dinamici determinati dal passaggio di camion e vetture e all’intervento degli agenti atmosferici. Gli scricchiolii che più genovesi hanno sentito è l’avvertimento che, le parti a sbalzo, ma anche quelle che poggiano, ancora su piloni, non riescono a restare in un assetto statico definitivamente compromesso. Attendere per quale ra gione? La demolizione va fatta ed anche subito, sia pure con tutta la prudenza necessaria, per evitare che altre vite, siano spezzate. Perbacco non è compito della Procura procedere ad ordinare le demolizione di stra da e piloni. E’ invece compito di chi l’aveva in concessione intervenire sia, in quanto impegnata per effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria e sia perchè si presume che i suoi tecnici conoscano, meglio di altri, l’infrastruttura visto che sono intervenuti, più volte, per garantirne… la migliore tenuta. Infine si consideri che la concessionaria stava facendo montare, un carro ponte per rafforzare la “soletta”. Questo è incredibile: si sarebbe appesantito il ponte, senza garantirsi della condizione dei “tiranti” che, anche se coperti da cemento, segnalano  con  evidenti lesioni che stanno per cedere. Ma se nessuno ordina, in via d’ur genza le demolizioni, faccia pure la Procura, evidenziando così la totale assenza della concessionaria accompagnata da un potere politico che balbetta davanti a questo dramma.

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