Si è così giunti al quarto giorno, dell’offensiva sferrata dai turchi, contro i Curdi. Come accade sempre, i comunicati turchi e curdo – siriani, affermano l’opposto. Un solo esempio per i turchi è stata conquistata la città di Ras Al Ain mentre, per il funzionario delle forze democratiche siriane, a guida curda è falso: si combatte ancora con morti da parte degli uni e degli altri. E’ stata confermata la notizia che per la seconda volta è stato colpito, o comunque danneggiato, il penitenziario dove sono rinchiusi gli jihadisti, che se tornassero in libertà, costituirebbero un pericolo per l’occidente ma anche per la Russia. Questi fedelissimi delo sceicco, dopo la prigionia, lo si può dare per certo, sono disposti a tutto per vendicarsi. Il motivo per cui i turchi, cercano di colpire il penitenziario, ma senza centrarlo, è abbastanza chiaro: dalla fuga degli jihadisti non hanno nulla da temere. I civili morti sarebbero oltre un centinaio ma i dati non sono attendibili. C’è stata un’importante riunione tra il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukrs, con una delegazione d’alto livello, curdo – siriana, per una convocazione urgente dei ministri degli esteri, della Lega araba, per discutere ” l’invasione della Turchia di parte della Siria”. Il ministro per gli Esteri egiziano ha denunciato:” La palese aggressione della Turchia contro la sovranità siriana”. C’è una notizia di rilievo: la Germania ha già deciso di non vendere più armi alla Turchia, nazione che recentemente si era rifornita dai tedeschi, spendendo 240 milioni di dollari. E anche oggi il Presidente della Russia, Vladimir Putin, ha sollecitato su come ristabilire la pace evitando il peggio per l’intera area” Tutte le truppe straniere – ha dichiarato Putin – presenti illegalmente in Siria, vadano via”. Una sollecitazione che chiaramente non riguarda solo i turchi ma anche gli Stati Uniti.