Bologna – Calenda in difesa della “Regione Rossa” contro Salvini. M5S ” passa? “

L’ex ministro, Carlo Calenda, ha anticipato i tempi per il lancio di un nuovo movimento politico, per dare una risposta positiva alla riunione dei bolognesi di sinistra, che ieri in 11 mila, hanno riempito Piazza Maggiore. In un twitter Calenda ha affermato:” Questa mobilitazione, in risposta alla convention leghista di Salvini, tenuta in Piazza dove si affaccia il Paladozza, va onorata. il 21 novembre prossimo lanceremo la nostra opera politica , nonostante il poco tempo e siamo onorati di lavorare  con @sbonaccini e @pdnetwork per combattere insieme. Ovviamente – ha precisato Calenda – se il M5S non sarà alleato – @ Matteo Richetti”. Una vera e propria “chiamata” a difendere il bastione della Regione, Emilia Romagna, dell’intera sinistra, anche quella che contesta la direzione nazionale del Pd, dall’attacco frontale del centrodestra, a guida dell’ex ministro Salvini, che ha già iniziato la campagna elettorale sfruttando, il tanto scontento che la Lega ha trovato, tra emiliani e romagnoli. La ” guerra” politica in difesa di una Regione governata dalla sinistra, praticamente da sempre, ed oggi in grosse difficoltà non per l’economia ma per un partito democratico che non riesce più a stare sulle piazze e che ha perso contatto con il suo elettorato storico. Non è un caso, dopo aver perso la Regione Umbria, passata al centrodestra, nonostante ls sua storia di sinistra da oggi, il segretario Zingaretti resterà nella Regione per capire come lavorare, per riallacciare per legame che si è lacerato, durante gli ultimi anni. Il Pd e liste civiche si presenteranno, senza entrare in coalizione con il M5S, partito in crescenti difficoltà per due diversi motivi: il Movimento non ha radici sul territorio e, il capo politico Di Maio è sotto attacco amico. E’ in corso una raccolta di firme, da parte dei parlamentari stellati, che chiedono a Beppe Grillo di assumere lui, in prima persona, la guida del M5S in crescenti difficoltà di una identità perduta che l’aveva portata al 33% in occasione delle ultime politiche. L’ultimo sondaggio, ordinato proprio per Emilia Romagna, pone il M5S ad una percentuale inferiore al 5% tanto che c’è, tra gli esponenti del Movimento chi sostiene che sarebbe meglio non presentare una propria lista in queste regionali ma aspettare di realizzare gli agganci negli enti locali e con liste civiche senza bandiera. C’è chi teme, dopo l’Umbria, un’altra batosta politica che è da evitare assolutamente.

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