Catania – Dibba contro Salvini destabilizza il M5S. Di Maio inc….to

Inevitabile. Di Battista è nuovamente in campo, per il M5S e fa affermazioni a ripetizione, che destabilizzano il Movimento. Dibba, non è al governo dove c’è, il vicepremier d Maio, che sa perfettamente come deve agire in questi  frangenti. Così, mentre Di Battista si diverte ad andare  alla trasmissione di Annunziata, 1/2 in più, per attaccare il ministro Salvini, il capo politico dei 5S replica” Chi destabilizza in questa situazione il M5S non si rende conto che l’Italia, quindi il governo, sta giocando una partita a risiko con l’Unione Europea”. Ma Di Battista incalza:” Se fossi Di Maio direi a Salvini di fare il ministro degli Interni e non altro” e dopo poche battute, Di Battista incalza:” Salvini sta cercando il momento buono per staccare la spina al governo”. Non è meno diplomatico nemmeno a Catania, nel partecipare al Rousseau City: Dibba ha in mente solo come sfasciare l’attuale coalizione che ha visto precipitare, il Movimento dal 33 al 17% , e perdere tutte le amministrative. Non è solo una sensazione ma molto di più: Grillo e Casaleggio, potrebbero aver deciso, dopo aver affermato che per il risultato delle europee non c’era colpa di Di Maio, di cambiare cavallo. Come? Non certamente con nuove elezioni ma ” commissariando” Di Maio. Così la frittata sarebbe fatta e servita. Salvini con Di Battista non ha avuto mai niente a che fare e non lo vuole nemmeno incontrare, per cultura e modelli diversi dell’Italia che i  due immaginano. Arriva Di Battista a capo della Lega? Salvini si sfila e punta alle elezioni che sancirebbero, al 99% il crollo del M5S. La realtà è quella che avevano concordato Di Maio, Grillo e Casaleggio: radicare il Movimento sul territorio e in caso di necessità, alimentare liste civiche, con le  quali allearsi. Senza questo radicamento non c’è possibilità per i 5S di una vittoria politica o amministrativa. Di Battista non può oggi dividere il Movimento: l’Unione Europea attende, in una manciata di giorni che l’Italia rispetti i patti, e se c’è guerra nella famiglia di Grillo salta tutto per aria. Non ci sembra intelligente oggi parlare di Tav o di altre infrastrutture o investimenti: bisogna evitare l’infrazione punto e basta. Il resto viene dopo, anzi molto dopo questo impegno: Se arrivano i commissari sono guai non solo per Di Maio e Salvini ma l’intero popolo italiano.

Lascia una risposta