Il popolo curdo rischia di sparire nonostante, uomini e donne, con raro coraggio hanno attaccato e sconfitto, ovunque si sono scontrati, i miliziani dell’Isis. Battaglie epiche vinte per un obiettivo: ottene re un terri torio per fondare il loro Stato. Le grandi potenze si stanno dividendo la Siria, come aree di influenza, con un esercito regolare ed un mosaico di milizie ben armate, pagate ed equipaggiate. Non mancano ovviamen te i ” signori della guerra” che hanno fatto, e continuano a fare, affari d’oro. Il Sud della Siria dovrebbe essere appannaggio di Russia, Iran, Turchia e Giordania per arrivare fino ai confini con il Regno Hascemita. Gli Stati Uniti aiutano i curdi, compreso il Pkk, considerato organizzazione terrorista dai turchi. Un dramma senza fine che vede la Russia, mettere in campo i più moderni aerei da combattimento, e allestire basi navali, aeree e per l’esercito lungo la sponda siriana sul Mediterraneo. In prospettiva si tratta di ricostruire un intero Paese attualmente ridotto ad un immenso cumulo di macerie dove manca tutto: cibo, acqua e ospedali, anche i Medici senza Frontiere sono stati attaccati e 13 dei loro ospedali o non esistono più on non hanno attrezzature e medicinali per funzionare. Affari astronomici alla condizione che le milizie finiscano di combattersi. L’Onu cosa fa davanti ad un massacro peggiore della guerra contro il califfato? Approva una mozione… Incredibile ma è realtà. Nemmeno una parola per i curdi, ai quali Assad, deve soltanto tanta riconoscenza, così come gli altri eserciti, che hanno sconfitto l’Isis.